NotizieAzzardo, il mercato online cresce del 25%

Nel 2016 la spesa degli italiani in giochi online è stata pari a 1.03 miliardi di euro, con una crescita del 25% rispetto al 2015 e un'incidenza del 5.4% sul valore complessivo del gioco (ovvero gioco offline e gioco online). A dirlo è l'Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano nel suo rapporto annuale

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Nel 2016 la spesa degli italiani in giochi online è stata pari a 1.03 miliardi di euro, con una crescita del 25% rispetto al 2015 e un’incidenza del 5.4% sul valore complessivo del gioco (ovvero gioco offline e gioco online). A dirlo è l’Osservatorio Gioco Online del Politecnico di Milano nel suo rapporto annuale.
Tre sono le categorie principali dei giochi online che, da sole, rappresentano il 90% del mercato: casinò games, scommesse sportive e poker. Mentre le prime due continuano a salire (casinò games hanno registrato un +35% nel 2016 con una spesa che ha raggiunto i 441 milioni di euro, mentre le scommesse sportive crescono del 31% con una spesa di 350 milioni di euro), il poker scende del 5%, totalizzando 138 milioni di euro (pari al 13% del mercato complessivo, contro il 43% dei casino games e il 34% delle scommesse sportive). Il restante 10% del mercato, come sottolinea l’osservatorio, è costituito da giochi come Bingo, Lotto e scommesse virtuali, che crescono del 20% per una spesa totale di 97 milioni di euro.
Ma chi sono i giocatori italiani? Nel 2016 sono stati 1.79 milioni ad aver effettuato almeno una giocata. In media un giocatore spende 48 euro al mese nel gioco online e gioca saltuariamente: la maggior parte è uomo, risiede al Centro-Sud e ha un’età compresa tra i 25 e i 44 anni. Tuttavia, come fanno notare i ricercatori del Politecnico, anche le donne sono in leggero aumento ma mostrano un comportamento diverso rispetto agli uomini poiché si concentrano perlopiù su giochi particolari come il Bingo.
Per fortuna c’è anche qualche bella notizia: nel 2016 c’è stato un significativo recupero del sommerso e infatti lo Stato italiano ha trattenuto sotto forma di tasse dirette quasi 250 milioni di euro, segnando un +21% rispetto allo scorso anno. Le misure di contrasto al gioco irregolare e l’estensione dell’offerta ha infatti aumentato i flussi di gioco nel circuito legale: nel 2016 gli italiani che hanno effettuato almeno una giocata sono stati 1.79 milioni, in crescita del 15% rispetto agli 1.56 milioni dell’anno precedente.
Di certo il gioco legale è preferibile a quello illegale, ma quali tutele sono previste per il giocatore che, al di là del circuito utilizzato, rischia di sviluppare una dipendenza patologica?

(valentina casciaroli)

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