NotizieBiblioteca e cultura. La sfida si chiama condivisione

È questa la cultura che ci piace promuovere, quella che non solo apre le sue porte, ma scende in strada e va incontro alle persone. Soprattutto in Biblioteca. Un concetto esteso di cultura che non si esaurisce nella fruizione del patrimonio, ma che tenga conto dell'esperienza che l'utente si aspetta di vivere. Accanto all'esplosione della sharing economy per far fronte alla crisi economica, crediamo che anche la cultura possa esprimere tutto il suo potenziale solo se condivisa

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Promuovere cultura, qui al Gruppo Abele, è un impegno che pratichiamo giornalmente. E lo facciamo in tante modalità. Attraverso la nostra casa editrice, la nostra biblioteca specialistica e il nostro centro commensale, scegliendo ogni giorno di stare dalla parte dei più deboli. Cercando di esprimere il nostro punto di vista con competenza, forza e coerenza.
Per questo apprendiamo con soddisfazione quanto emerso dal Rapporto 2017 “Io sono cultura – l’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi”. Il rapporto, elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere, con la collaborazione e il sostegno della Regione Marche e di Sida Group, ci dice che la cultura è uno dei motori trainanti dell’economia italiana, uno dei fattori che più alimentano la qualità e la competitività del made in Italy. Il sistema produttivo culturale e creativo del nostro Paese è fatto da imprese, Pubblica Amministrazione e non profit e genera da solo 89,9 miliardi di euro. Non solo. Ne beneficiano anche altri settori dell’economia, muovendo nell’insieme 250 miliardi. Il 16,7% del valore aggiunto nazionale, con benefici anche sull’occupazione.

Accogliere questa notizia alla Fabbrica delle “e” vuol dire battere il cinque al collega alla scrivania accanto e tornare a lavorare a testa bassa. Perché siamo convinti che sia solo l’inizio. La cultura è pronta ad affrontare la sfida del presente fatto di comunicazioni velocissime e di relazioni possibili anche a distanze siderali. Perché costituisce contenuto e dà valore aggiunto all’innovazione tecnologica e dell’informazione, arricchendola di senso, immergendola nel sociale, moltiplicando i punti di accesso alla conoscenza e facendola diventare realmente inclusiva.

È questa la cultura che ci piace promuovere, quella che non solo apre le sue porte, ma scende in strada e va incontro alle persone. Soprattutto in Biblioteca. Un concetto di cultura che non si esaurisca nella fruizione del patrimonio, ma che tenga conto dell’esperienza che l’utente si aspetta di vivere. Accanto all’esplosione della sharing economy per far fronte alla crisi economica, crediamo che anche la cultura possa esprimere tutto il suo potenziale solo se condivisa.

(alessandro risi, biblioteca del Gruppo Abele)

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