Le Terre Attraverso il Mare 3: Accoglierci

NotizieLe Terre Attraverso il Mare 3: Accoglierci

Il 28 e 29 maggio a Torino si è svolta la terza edizione de "Le Terre Attraverso il Mare", un evento per riflettere ma anche per festeggiare la diversità. Il tema scelto quest'anno è l'accoglienza, declinato nelle sue mille sfaccettature

  • Condividi

Il 28 e 29 maggio a Torino si è svolta la terza edizione de Le Terre attraverso il Mare, un evento per riflettere ma anche per festeggiare la diversità. Il tema scelto quest'anno è l'accoglienza, declinato nelle sue mille sfaccettature: non solo balli e canti della tradizione, ma anche testimonianze ed esperti per confrontarsi sul vero volto dell'immigrazione, quello umano.
Rispetto allo scorso anno, quando è stata scelta la stazione di Porta Susa come ambientazione, quest'anno abbiamo voluto raccontare la multiculturalità non solo attraverso il folklore ma anche ascoltando le testimonianze di migranti che hanno affrontato un lungo viaggio per arrivare nel nostro Paese, come ad esempio Sher che viene dal Pakistan e ha impiegato oltre sei mesi per arrivare in Italia, Filli che è venuto dal Mali e ci ha raccontato l'inferno del deserto e della Libia, Mamadou dalla Guinea,  Abdoullai dalla Somalia e Colette dal Camerun.
A raccontarci cosa significa nel concreto accogliere è stato Roberto Bertolino del Centro Frantz Fanon. Il tema dell'accoglienza è stato declinato anche nella sua dimensione culturale con Franco Prina dell'Università di Torino, in quella psicologica con lo psicoterapeuta Leopoldo Grosso, e, nel suo volto più strettamente attuale e politico grazie alla senatrice Nerina Dirindin.

Chi ci è venuto a trovare ha potuto sperimentare quanto la diversità possa arricchirci attraverso le lezioni di Tai Chi, il laboratorio di calligrafia cinese e araba, le cerimonie marocchina e cinese del the, il laboratorio di ricamo dei costumi peruviani e quello sui balli rumeni. Piccoli ma concreti assaggi di culture diverse che ci hanno emozionato poiché, questa volta, gli accolti siamo stati noi.
A completare il percorso c'era uno spazio che abbiamo voluto chiamare Lesbo, come l'isola che ieri con Saffo e oggi con i migranti non ha mai smesso di simboleggiare l'altro da me. Qui abbiamo raccontato la diversità del carcere così come la difficile condizione della transessualità, temi su cui il Gruppo Abele ha sperimentato la sua particolare visione di accoglienza da oltre 50 anni.

Le Terre Attraverso il mare è un’iniziativa nata nell’ambito del Progetto NOMiS, promosso dalla Compagnia di San Paolo, realizzata dal Gruppo Abele, con la collaborazione del Museo Nazionale del Cinema e il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino e Circoscrizione 3.
Fino al 23 giugno, in via Sestriere 34 a Torino, sarà possibile visitare la selezione delle opere della mostra Pittori per la Pace, grazie alla collaborazione del Comune di Torre Canavese. Si tratta di una collezione unica nel suo genere, che raccoglie più di 400 opere realizzate da artisti che testimoniano, attraverso un linguaggio figurativo o simbolico, le speranze, le attese e gli ideali dei popoli che hanno vissuto la dittatura, la repressione delle idee nelle sue diverse forme espressive.

Guarda le foto de Le Terre attraverso il Mare

(valentina casciaroli)

In questo articolo Immigrazione

Cosa facciamoDa sempre accanto agli ultimi