A Torino il presidio contro la modifica alla legge sul contrasto al gioco d'azzardo patologico

NotizieA Torino il presidio contro la modifica alla legge sul contrasto al gioco d'azzardo patologico

La legge regionale 9/2016, entrata in vigore giusto cinque anni fa, per contrastare l'aumento di offerta dell'azzardo, riconosciuta come legge all'avanguardia per la tutela della salute dei cittadini contro la dipendenza dal gioco, sta per essere smantellata dalla giunta Cirio

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Diciamo no al nuovo attacco della giunta Cirio alla legge contro il gioco d’azzardo patologico”. Con questo proclama il Gruppo Abele, Libera Piemonte e molte altre associazioni di promozione sociale stanno manifestando sotto la sede del Consiglio regionale del Piemonte, ribadendo il diritto alla salute e il contrasto alle lobbies delle sale slot.
In consiglio è attualmente in discussione un ddl che mira a smantellare la legge 9/2016, entrata in vigore giusto cinque anni fa proprio per contrastare il gioco d’azzardo. “Dopo due tentativi senza esito positivo - ricordano i manifestanti - i partiti a sostegno del governatore del Piemonte hanno intrapreso un nuovo percorso per annullare gli effetti positivi dell’impianto normativo”.

"È stato possibile audire nelle commissioni consiliari i pareri di chi si sta opponendo a questa modifica, ma non solo. Sono stati ascoltati centri di ricerca, magistrati, forze inquirenti, rappresentanti dei medici che lavorano a stretto contatto con la dipendenza da gioco, realtà impegnate contro il sovraindebitamento e l’usura”, ma, evidenzia il Gruppo Abele, “nonostante i dati raccolti e i pareri espressi rappresentino l’efficacia di un impianto normativo che non ha proibito il gioco ma lo ha solo regolamentato, la maggioranza ha deciso di bloccare l’attività del consiglio fino all’approvazione delle modifiche. Un’urgenza incomprensibile, in un momento di crisi sanitaria, economica e sociale”.
Una buona legge entrata in vigore solo 5 anni fa, approvata all'unanimità dal Consiglio Regionale del Piemonte, sta per essere cancellata.

(video di davide pecorelli)

In questo articolo Luigi Ciotti

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