Basaglia, la legge inattuata

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Quarant'anni dopo, una delle leggi che ha contribuito a modernizzare i diritti del nostro Paese può dirsi davvero compiuta? Forse non del tutto e per questo si continua a parlarne

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Chiara Bosia, Patrizia Aimasso, Antonella Anichini, Elena Longo, Elena Raino, Cristina Benintendi, Giorgio Bodrito, Anna Scarso, Paolo Merlatti, Mara Gallo, Nadia Francesia, Dario Russo, Martina Casabianca, Donata Notai, Loredana Ierardi, Luca Esposito. Sono loro, sedici operatori del reparto di Neuropsichiatria infantile dell'Ospedale Regina Margherita di Torino, gli attori protagonisti dello spettacolo La costruzione invisibile, ovvero Costruire qualcosa che non sapremmo dire, per la drammaturgia (e musiche) di Stella Sarcinelli ed Emilio Locurcio e la regia di quest'ultimo.

Sono sempre loro, sedici attori non professionisti, personale medico, sanitario, insegnanti, educatori, un anno e mezzo di laboratorio teatrale che è stato anche uno sfogo, una condivisione delle fatiche quotidiane e personali, a dare forma a una grande metafora di uno dei lavori più complessi al mondo.

Lo spettacolo è andato in scena sabato 26 maggio alla Fabbrica delle "e", nella sede del Gruppo Abele, preceduto da un dibattito sull'attualità della legge Basaglia, a 40 anni dalla sua approvazione. Abbiamo intervistato Alberto Gaino, autore per le Edizioni Gruppo Abele del libro Il manicomio dei bambini, Emilio Locurcio dell'associazione Maigret & Magritte e Antonella Anichini, una delle attrici e neuropsichiatra infantile.

(piero ferrante)

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