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NotizieCi vuole una città per fare una scuola

Per rilanciare la centralità della Scuola e per sostenerla collettivamente il Comune di Torino, la Città Metropolitana, la Compagnia di San Paolo, insieme alla rivista del Gruppo Abele, Animazione Sociale, promuovono il Social Festival Comunità Educative, un evento nazionale in programma il 20, 21, 22 ottobre 2022, con il titolo Ci vuole una città per fare una scuola

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Per rilanciare la centralità della Scuola e per sostenerla collettivamente il Comune di Torino, la Città Metropolitana, la Compagnia di San Paolo, insieme alla rivista del Gruppo Abele, Animazione Sociale, promuovono il Social Festival Comunità Educative, un evento nazionale in programma il 20, 21, 22 ottobre 2022, con il titolo Ci vuole una città per fare una scuola.

Un festival in tre giornate con l’obiettivo di fare di ogni città una grande comunità educativa. Dibattiti, workshop, laboratori, cene conviviali per dare solidità e futuro all’alleanza educativa tra le scuole e i loro territori.

La Scuola, malgrado le criticità che da anni la attraversano, resta l’istituzione centrale per la crescita educativa e la convivenza sociale. La Scuola è un servizio di welfare fondamentale, il grande bene comune di una città.

Nelle classi ogni giornosi decide che forma avrà la città di domani: il suo grado di democrazia ecoesione sociale, il suo capitale umano. E più di tutto si mettono i mattonciniper costruire le chance di emancipazione che avranno bambine/i e ragazze/i chevivono in famiglie o situazioni disagiate.

Ma senza la città una scuola non ce la fa, ci vuole una città per fare una scuola. Perché nelle aule – ogni mattina – entra il mondo con le sue contraddizioni. Come può la scuola, da sola, farsi carico delle diversità, e spesso disparità, che caratterizzano bambine/i e ragazze/i e le loro famiglie?

Per essere luogo di crescita inclusiva, la scuola ha bisogno della città: delle sue politiche, delle sue energie civiche, associative, culturali. E d’altra parte una città, se vuole aver cura del suo futuro, non può non prendersi cura della scuola: per far sì che diventi laboratorio di cittadinanze, luogo di fioritura di talenti e capacità.

Si delinea così un orizzonte di lavoro promettente: fare della città una comunità educativa. Ossia un luogo dove la Scuola, i Servizi educativi, sociali e sanitari, del Pubblico e del Terzo settore, insieme con le reti della società civile, tessono alleanze educative investendo sul bene più prezioso: le nuove generazioni.

In quest’orizzonte – che chiede a ogni realtà disconfinare per cooperare, di uscire dai propri recinti per convergere con altri su progetti educativi – non sono poche le realtà già al lavoro. Il cantiere è aperto, e oggi più che mai chiede di essere visto, riconosciuto, sostenuto.

Tre giorni per affermare l’idea che la scuola è un bene comune e per condividere la scommessa che istruzione ed educazione non riguardano solo le istituzioni scolastiche, ma chiunque abbia a cuore il destino della convivenza.

Tre giornate per capire come tradurre quell’orizzonte in pratica di lavoro quotidiana. Come trasformare una città in una comunità educativa. A guidare i lavori, autorevoli esperti di vari ambiti ed esperienze generative di cooperazione educativa tra scuola e territorio.

[icon_list_item icon='fa-info' icon_type='circle' icon_color='e75113' icon_top_gradient_background_color=' icon_border_color='undefined' title='Per informazioni:' title_color=' title_size='] Segreteria organizzativa,
mail: info.comunitaeducative@gmail.com tel: 011 3841048

In questo articolo Cultura e formazione, Giovani

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