NotizieCosì in terra: perché vedere questo film

Così in terra è lo spaccato di un'esistenza fuori dal comune. L'esistenza di un prete che dal 1988 (trent'anni!) vive sotto scorta

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Così in terra è lo spaccato di un’esistenza fuori dal comune. L’esistenza di un prete che dal 1988 (trent’anni!) vive sotto scorta perché fa delle cose che in una democrazia si dovrebbe poter fare senza il rischio di essere uccisi. Un prete che non si limita alla cura delle anime, ma che si batte per una maggiore giustizia sociale, per una società dove tutti, a partire dai più fragili, siano riconosciuti nella loro libertà e dignità di persone. Un prete che vive il Vangelo senza dimenticare la Costituzione, i doveri e le responsabilità dell’essere cittadini.Perciò una presenza scomoda, un outsider, una figura di confine. Di cui è stato detto sia che non è abbastanza prete, sia che dovrebbe fare soltanto il prete.Il film mostra la sua vita nomade, tra cielo e terra. Una vita blindata ma misteriosamente libera, come tutte quelle che cercano di realizzare un destino.Mostra l’impegno contro le mafie e ciò che direttamente o indirettamente le favorisce: la corruzione, gli abusi di potere, le calcolate negligenze da un lato. Dall’altro l’indifferenza, il quieto vivere, le coscienze inerti di una massa acritica e consumatrice, piegata agli idoli del mercato. Ma mostra anche la nascita di quest’avventura spirituale e profondamente politica. Le lotte degli anni settanta per l’inclusione degli esclusi e dei “reietti”: tossici, prostitute, minori detenuti, immigrati, malati di Aids, omosessuali, transessuali.Mostra l’utopia folle di una persona di debordante umanità, che si è dedicata agli altri non solo per generosità, ma perché la vita è troppo grande per essere rinchiusa nei confini dell’io.Perché vedere questo film? Per le ragioni elencate da un amico – scoprirete chi è – che si è reso disponibile a introdurlo.

Perché è un pugno nello stomaco.Perché ci riporta alle cose fondamentali della vita.Perché non “predica”, urla.Perché può dare speranza a un giovane che si domanda perché stare al mondo.Perché fa pensare.

(fabio cantelli anibaldi, collaboratore alla scrittura del film)

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