In vista della Festa dei Nonni, che si festeggia il 2 ottobre, pubblichiamo questo manifesto firmato per noi da Luciano Tosco, volontario responsabile dello spazio nonni/nipoti del Gruppo Abele e di Binaria. Un modo diverso per dire a tutte le nonne e a tutti i nonni: Grazie.

PER NONNE, NONNI, GENITORI DEI NIPOTI,TUTTI
· Nonni che aiutate i nipoti e i loro genitori, è un anno per tutti molto particolare: dovete chiedere ai nipoti, ai loro genitori e a voi stessi un sacrificio, di fare qualche piccola rinuncia quotidiana perché oggi più che mai, stare insieme significa prendersi cura degli altri.
· Nipoti, non stateci troppo vicini. Sappiate che, anche se state bene, potreste essere portatori sani del virus, trasmettercelo e farci molto male perché noi siamo, data l’età e i possibili vari acciacchi, particolarmente esposti al contagio e a rischio di gravi conseguenze.
· Nonni e nonne che aiutate i nipoti e i loro genitori, siate coscienti dei vostri limiti, non vogliate fare gli eroi, non sentitevi indispensabili, sopportate la lontananza dai vostri nipoti, ricordate in questo periodo episodi e fatti di relazione con loro, magari utilizzate il tempo a casa per fissarli, scrivendoli in appunti e diari.
· Genitori dei nipoti, ascoltate e considerate la debolezza e fragilità dei nonni; cercate di organizzarvi e di avere bisogno di loro il meno possibile.
· Nonni, anziani, l’augurio è che possiate, il più tardi possibile, diventare vecchi e bisognosi di aiuto. Quando ciò succederà non sentitevi in debito.
PER TUTTI E TUTTE
· In un mondo in cui si stanno affermando individualismo, muri ed esclusioni, occorre riflettere se questa sia la giusta ricetta per garantire la sicurezza e allontanare la paura. Il virus avverte chi ha finora predicato i respingimenti in nome di una presunta sicurezza, facendogli sperimentare il significato di essere respinto!
· Il virus insegna che la pretesa assoluta di sicurezza e il rifiuto di fare i conti con il limite e la complessità si allineano con la paura; quando il nemico è invisibile la paura diventa angoscia che elimina razionalità e capacità di reagire.
· Il virus insegna che il mondo è interconnesso, che nessuno può chiamarsi fuori dai problemi, limiti e dolore del mondo, soddisfarsi di esserne riparato e sicuro.
Il virus fa toccare con mano il limite e la fragilità di tutti e di ciascuno. Ma proprio per questo ci sfida verso le dimensioni della speranza, del reagire, del ripartire.