Un tetto e una mano tesa, per spiccare il volo
Poco più di un anno fa, il Gruppo Abele ha aperto a Torino il primo progetto abitativo e di sostegno alle funzioni genitoriali dedicato ai papà con figli minorenni. Una piccola, ma importante risposta per le più fragili tra le 140 mila famiglie italiane in cui l’unico genitore è il padre.
Attorno alle mura che raccolgono e proteggono questi percorsi di rinascita, si sono già intrecciate, in così poco tempo, tante storie diverse, ci spiega Serena, educatrice del Gruppo Abele: “Se per le mamme sono più presenti e diffusi sul territorio progetti e interventi di sostegno alla funzione genitoriale, il tentativo di sostenere la figura paterna, anche se fragile, è ancora poco comune. Forse è difficile da credere, eppure ci sono papà che hanno subìto, su di sé e sui propri figli, la violenza della propria compagna o moglie. Abbiamo accolto Francesco, un papà che ha tentato di emanciparsi da una relazione simile. Per proteggere i suoi bambini, ha avuto il coraggio di chiedere e attendere un aiuto, nonostante fosse difficile trovare la porta a cui bussare, perché progetti come il nostro sono una minoranza. Alla nostra porta hanno bussato anche Giovanni e il suo bambino, stanchi, dopo un lungo viaggio in treno, per conoscerci e visitare la struttura che ancora non era stata aperta. Una scelta forte: andare lontano, per salvare da un contesto di delinquenza, violenza e uso di sostanze il suo Simone. Abbiamo accolto papà motivati, ma anche papà disperati… Per alcuni infatti il nostro “gruppo-appartamento” non è stata una scelta volontaria, ma imposta per le condizioni pregiudizievoli nelle quali si trovano i bambini: è il caso di Antonio, che ha vissuto questa nuova “casa” come una punizione, un ostacolo da cui svincolarsi, ma poi col tempo, mano nella mano coi suoi figli, ha fatto un salto e ha imparato a volare. Anche Flavio è arrivato malvolentieri, con una bimba piccola, era angosciato per non essersi reso conto della disabilità cognitiva della sua compagna, ma deciso a salvare sua figlia, trovando in sé risorse che non credeva di avere. Papà giovani e papà meno giovani, come Michele, quasi settantenne, un carattere difficile, per il quale un camper parcheggiato in un quartiere periferico di Torino era diventato l’ultimo baluardo di difesa per sé e per i suoi due figli, costretti ad allontanarsi da casa, da quella compagna e mamma fragile la cui vita è segnata da comportamenti disadattivi e da alcolismo”.
A ognuno di loro, padri e figli, il Gruppo Abele ha offerto e offrirà un tetto e una mano tesa. Una base di approdo e di ripartenza. A questi padri, che ce la stanno mettendo tutta per volare più in alto delle avversità, va il nostro augurio in questa giornata che li celebra tutti.
Serena Paini
Educatrice del “gruppo-appartamento” del Gruppo Abele per padri e figli
Per questa giornata abbiamo raccolto alcuni articoli, progetti, libri, film..
- Congedo di maternità e paternità – i dati nell’Ue28 (infografica) https://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/ATAG/2019/635586/EPRS_ATA(2019)635586_EN.pdf
- Libro per i futuri papà (il più amato dalle ostetriche): Mi è nato un papà di Alessandro Volta. Scritto da un pediatra e padre di tre figli, racconta in prima persona il percorso di un padre dal concepimento al primo anno di vita del bambino. Il racconto vuole fare luce sulla dinamiche individuali e di coppia che emergono con l’arrivo in famiglia di un bambino.
- Film: Tutto il mio folle amore https://www.mymovies.it/film/2019/tutto-il-mio-folle-amore/ nasce dal romanzo Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas, che a sua volta nasceva dalla storia vera di un padre e il suo figlio autistico in viaggio attraverso le Americhe.
- Teatro: Figli di Cortellesi-Mastrandrea https://www.youtube.com/watch?v=VbKq1qtZJ4o