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NotizieDrop House: in tanti all'aperitivo per sostenere la casa delle donne

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Andare in centro a Torino per un aperitivo. Esperienza comune. Meno ordinario, invece, quello che oltre 50 persone hanno voluto fare venerdì 1 dicembre, scegliendo di dare un gusto diverso alla solita serata. La struttura di co-housing del Gruppo Abele Via delle Orfane, in centro città, ha infatti ospitato un momento conviviale e di raccolta fondi per un altro progetto della nostra associazione, la Drop House, attivo in periferia dal 2008 con l'obiettivo di dare una casa comune alla multiculturalità del quartiere torinese Barriera di Milano e alle tante storie che ci convivono.Un'occasione per raccontare come è cresciuta e si è sviluppata la piccola intuizione di dare un "luogo-ponte" che provasse a intessere relazioni, ricucire strappi in una realtà territoriale frammentata e disomogenea, ma anche offrire orientamento, formazione e ascolto alle donne, con o senza bambini, italiane o straniere, nello stesso spazio che di notte ospita una trentina di posti letto sempre per donne, senza fissa dimora.La Drop House finanzia solo una minima parte delle proprie attività grazie al contributo del Comune di Torino per la emergenza freddo - spiega Teresa Giani, responsabile per il Gruppo Abele della struttura - ma tutto il resto della formazione, i laboratori creativi a scopo aggregativo, le attività di ascolto e orientamento e quelle dedicate ai bambini delle donne che frequentano la Drop House, trovano la loro possibilità di esistere in quanto inserite tra le attività del Gruppo Abele per persone vulnerabili e per le famiglie. Aver potuto contare sul contributo dei partecipanti all'aperitivo in via delle Orfane ci permetterà di regalare un pasto di Natale alle donne più in difficoltà e di acquistare materiale didattico per i corsi". Ogni anno la Drop House apre la porta a circa 400 donne e 100 bambini. Mattone dopo mattone, anziché muri, in Barriera, da 10 anni, si costruiscono integrazione e opportunità di riscatto.

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