MARCIA-ASSISI

NotizieIl Gruppo Abele alla Marcia Perugia-Assisi

Fermatevi: la guerra è una follia! Il Gruppo Abele aderisce alla marcia straordinaria Perugia-Assisi per la pace e la fratellanza fra i popoli, convocata il prossimo 24 aprile. Un cammino per esprimere solidarietà al popolo ucraino e a tutti gli altri popoli vittime di conflitti armati, e ribadire che la pace si raggiunge soltanto attraverso strumenti pacifici

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Fermatevi: la guerra è una follia! recita lo slogan della Marcia Perugia-Assisi convocata per il prossimo 24 aprile. Anche il Gruppo Abele aderisce all’iniziativa, promossa da un ampio tavolo di associazioni e gruppi impegnati sui temi della pace, della nonviolenza, del disarmo, della giustizia e dei diritti umani; un impegno fatto di progetti concreti e di proposta politica e culturale. Tra la gente in cammino, sulle stesse strade e con lo stesso spirito, ci sarà anche il fondatore del Gruppo, don Luigi Ciotti.
È un’edizione straordinaria quella che tornerà a colorare di arcobaleno i 24 km fra il capoluogo umbro e la città di san Francesco, voluta per manifestare solidarietà al popolo ucraino vittima dell’aggressione militare russa, e per chiedere con forza che le armi tacciano per lasciar parlare la diplomazia. In Ucraina come nelle tante altre regioni del mondo martoriate dai conflitti.
La guerra è una follia, appunto, eppure in questo momento storico viene perlopiù tacciato di follia e utopismo chi propone strade diverse: quelle del dialogo e della mediazione, della ricerca di compromessi che per quanto dolorosi e imperfetti possano risparmiare tante vite umane, e scongiurare il pericolo di un’escalation dell’odio e dei combattimenti, con il coinvolgimento di altri Stati.

Chi marcerà da Perugia ad Assisi lo farà per dire che è urgente l’apertura di un negoziato multilaterale serio, strutturato, concreto, onesto e coraggioso, sotto l’autorità delle Nazioni Unite. Il Segretario Generale dell’Onu, i responsabili dell’Unione Europea e della politica internazionale lo devono fare ora! Guardando al presente ma anche al futuro. Per salvare la povera gente che è rimasta sotto le bombe. Per scongiurare la catastrofe atomica. Per impedire l’esplosione di una nuova devastante crisi sociale e ambientale. Non c’è obiettivo più importante!

Chi marcerà da Perugia ad Assisi sa che la pace non è una meta, ma un cammino che richiede grande responsabilità e lungimiranza, a livello individuale e collettivo. Un percorso ricco di ostacoli e dilemmi etici, di salite e sabotaggi da parte di chi ha interesse nella prosecuzione dei conflitti: l’industria bellica, le dittature, i sovranismi, le mafie e chiunque sia abituato a speculare sulla povertà e la disperazione delle persone, anche per differire altre urgenti sfide, come la lotta per la giustizia sociale e ambientale.

Invocare la pace non significa cedere alla prepotenza di chi sceglie l’attacco armato, né guardare con ingenuità alla situazione geopolitica, ignorando le lezioni della Storia. Significa al contrario voler gettare un sassolino negli ingranaggi della Storia medesima, dimostrare che è possibile scriverne pagine del tutto nuove, se nuova è la prospettiva in cui ci si sforza di guardare ai rapporti fra i singoli e fra i popoli.
“Nessuno si rassegni alla guerra e alla corsa al riarmo! Nessuno si pieghi alle leggi della violenza. Nessuno ceda alla logica amico-nemico. Insieme con Papa Francesco, diciamo tutti, ma proprio tutti: Fermatevi! La guerra è una follia”.

Leggi il manifesto della Perugia-Assisi 2022

La nostra manifestazione del 9 aprile a Torino

Hai mai sentito parlare dei pacifici?

(cecilia moltoni)

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