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NotizieLa mappa nazionale dei servizi contro la ludopatia

Nel 2018, il fatturato complessivo del settore azzardo ha raggiunto il totale di 107 miliardi. Nel 2007, undici anni prima, erano 47. A fronte dell'aumento costante dei giocatori, anche patologici, il Centro Studi del Gruppo Abele ha mappato, per fare rete, tutte le strutture italiane che si occupano di ludopatia

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Un fenomeno collettivo con ampi risvolti negativi. Il gioco d'azzardo in Italia. Un gioco in continua crescita.
Nel 2018, il fatturato complessivo del gioco ha raggiunto il totale di 107 miliardi. Nel 2007, undici anni fa erano 47. Come spiega Alea (l'Associazione per lo studio del gioco d’azzardo) in poco più di dieci anni, il settore ha più che raddoppiato il giro di affari. Ciò che impressiona è che i dieci anni di cui si parla sono 10 anni di crisi economica. Dieci anni in cui la media delle finanziarie prodotte dai governi, di differenti schieramenti, raggiungeva i 20 miliardi annui.

Una crescita a cui corrisponde un aumento di consumatori, e tra questi, va da sé, anche l’aumento di persone affette da gioco d'azzardo patologico (GAP), una vera e propria dipendenza comportamentale. Per contrastarla e curarla è fondamentale sapere a chi rivolgersi per un aiuto immediato e concreto.
Per questo il Centro studi del Gruppo Abeleha mappato i centri di supporto per il gioco d’azzardo: per mettere in rete coloro che di questa dipendenza si occupano, in modo da meglio supportare quelli che se ne ammalano.
La mappatura è stata curata da Stefania Bizzarri, Marika De Maria e Lidia Magliano in collaborazione con la Biblioteca del Gruppo Abele, che nel corso di un anno di lavoro hanno aggiornato i dati presenti sul sito. Nella mappa rientrano sia gli enti pubblici e del Servizio Sanitario Nazionale, sia i centri privati accreditati o convenzionati, suddivisi per regione e provincia.

La cura della ludopatia è una risorsa per la collettività, sia a livello sanitario che economico. Chi ne è affetto ha infatti anche un costo sociale che tutti condividiamo: una cifra che non si può calcolare con precisione, ma solo stimare. Secondo Ce.R.Co. (Centro Studi Ricerche Consumi e Dipendenze) e FeDerSerD (Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze) i giocatori costano 2,7 miliardi di euro l’anno. Fanno perdere al settore produttivo circa 1 miliardo e mezzo di euro e costano al sistema giudiziario e carcerario oltre 800 milioni di euro. Infine i costi sanitari: il trattamento di questa forma di dipendenza costava più di 60 milioni di euro nel 2014e, come detto sopra aumenta proporzionalmente con il fatturato del settore.

La mappatura vuole essere uno strumento di aiuto sempre aggiornato e completo. L’invito del Gruppo Abele agli operatori che si occupano di gioco d'azzardo che potranno rilevare che il loro servizio non è in elenco, oppure conoscere realtà non segnalate, è di comunicarcelo scrivendo a biblioteca@gruppoabele.org o telefonando al numero 011 3841050.

Sul nostro sito centro studi.gruppoabele.org potrete inoltre trovare una bibliografia aggiornata sulle dipendenze da comportamento e in particolare quella da gioco d’azzardo patologico.

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