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NotizieLe cattive politiche sulle droghe uccidono più delle droghe

In occasione della "Giornata mondiale per la consapevolezza sull'overdose" gli operatori e le operatrici dei servizi a bassa soglia daranno vita a un presidio per ribadire l'importanza delle politiche di Riduzione del danno e denunciare i tagli e i passi indietro della Regione Piemonte. Alla manifestazione del 31 agosto a Torino promossa dal Cobs ha aderito anche il Gruppo Abele

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da Fuoriluogo.it

In piazza, nella Giornata mondiale per la consapevolezza sull’overdose, per ribadire l’importanza delle politiche di Riduzione del danno (RdD) e denunciare i passi indietro che il Piemonte – un tempo Regione virtuosa e all’avanguardia – sta facendo su questo fronte. L’appuntamento è mercoledì 31 agosto a Torino, dalle 10 alle 13 in piazza Castello (lato Palazzo Madama - Monumento ai Cavalieri d'Italia).

Il presidio Le cattive politiche sulle droghe uccidono più delle droghe è promosso dal Coordinamento degli operatori e delle operatrici dei servizi a bassa soglia (Cobs) con l’adesione, oltre che del Gruppo Abele, di Chemical Sisters, Cgil Piemonte, CNCA Piemonte e Liguria, Cooperativa Alice, FeDerSerD Piemonte, Forum Droghe, ItanPud, L’Isola di Arran odv e San Benedetto al Porto.

“Per chi usa droghe la morte per overdose non è affatto un destino, si può prevenire ed evitare - scrivono gli organizzatori - informazione, consapevolezza, accesso a servizi adeguati e al farmaco salvavita (naloxone) proteggono la vita e la salute. Questo fanno le politiche e gli interventi di Riduzione del danno. È grazie a questi interventi se si riducono le morti per overdose, i casi di HIV/AIDS, le ospedalizzazioni droga-correlate, se si contiene l’esclusione, se si promuove la salute di chi usa e quella di tutta la comunità. Inoltre si riducono costi sociali e sanitari che altrimenti ricadrebbero sul bilancio regionale".

Per questo, dal gennaio del 2017 la RdD è inclusa nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), come prestazioni dovute a ogni cittadino in tutta Italia. Il Piemonte è stata la prima regione che ha provveduto a definire i LEA ma, denunciano gli operatori, dal 2019 tutto è rimasto solo sulla carta.

Il Coordinamento e le altre realtà che partecipano al presidio chiedono dunque alla Regione tutte le azioni necessarie a garantire i LEA della RdD sull’intero territorio regionale; garanzie di stabilità e continuità ai servizi di RdD e di Limitazione dei rischi (LdR) già attivi con chiare disposizioni sulla loro copertura economica. E ancora, il rinnovo e la copertura economica del Progetto Neutravel, che dal 2008 lavora per la tutela della salute nei contesti di divertimento, e l’implementazione delle attività di drug checking; la riapertura del servizio Pronta assistenza per tossicodipendenti (Pr.Assi), chiuso nel 2021 dopo altre vent’anni di attività; un budget separato e vincolato per il settore delle dipendenze e la convocazione del Tavolo tecnico regionale Riduzione del Danno.

In questo articolo Giovani

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