Rassegna stampaLuigi Ciotti: "Non torniamo a un’umanità malata"

"L'abbiamo chiamata #GiustaItalia perché non basta aggiustare: bisogna ripristinare verità, giustizia, libertà e la dignità delle persone. Altrimenti il cambiamento si ridurrà a un mero adattamento". È l'appello di don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, nomi e numeri contro le mafie intervistato da Il Regno.it all'interno della rubrica 5 minuti con

09.05.2020 | Il Regno
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09.05.2020 | Il Regno

“L’abbiamo chiamata #GiustaItalia perché non basta aggiustare: bisogna ripristinare verità, giustizia, libertà e la dignità delle persone. Altrimenti il cambiamento si ridurrà a un mero adattamento. Dobbiamo tutti impegnarci – politica, istituzioni, associazioni e singoli cittadini – per costruire un futuro davvero nuovo, un nuovo umanesimo, un patto di assunzione di responsabilità collettiva per rilanciare l’economia, abbattere le disuguaglianze sociali e le ingiustizie, contrastare le diverse forme di povertà. Non scambiamo per futuro il ritorno a una normalità malata. La lotta contro la pandemia può e deve essere anche l’occasione per risanare la nostra democrazia”. È l’appello di don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, nomi e numeri contro le mafie intervistato da Il Regno.it all'interno della rubrica 5 minuti con.

Leggi e ascolta l'intervista a Luigi Ciotti

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