NotizieRiduzione del danno: un diritto essenziale

Dal 2017 la Riduzione del danno per i consumatori di sostanze è tra il livelli essenziali di assistenza sanitaria. Eppure l'applicazione stenta a ingranare

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La questione droga non è nell’agenda dell’attuale governo. In quanto materia divisoria, rimane fuori da ogni iniziativa legislativa da parte della maggioranza. Come ormai da più di 10 anni (ossia il tempo in cui l’obbligo di legge della Conferenza triennale sulla tossicodipendenza permane inevaso) spetterà solo all’emergenza dettare i tempi di un’eventuale discussione politica. Le stesse proposte di legge di minoranza, o di iniziativa popolare, sono destinate ad approdare su un binario morto, come già avvenuto per la scorsa legislatura. Rimane l’ordinaria amministrazione che, nel contingente, prevede l’applicazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per la Riduzione del danno in tema di dipendenze e consumi, nonché le “correzioni” rispetto a quelle distorsioni (prodotte dai decreti applicativi) che, di fatto, precludono l’accesso alla cannabis terapeutica per la maggioranza dei malati.

I Livelli Essenziali di Assistenza per la Riduzione del danno e la Limitazione dei rischi sono inseriti del DCPM del 12 gennaio 2017 (art.28, lettera k) e finalmente “mettono a sistema” uno stato di fatto, portato avanti con estrema precarietà, con finanziamenti a termine e a singhiozzo, già dalla metà degli anni ’90, grazie a quelle realtà che pur nella difficoltà avevano intrapreso iniziative nell’ambito (una minoranza, se si considera l’intero territorio nazionale, ma comunque una realtà significativa soprattutto nelle grandi città).

In quanto inseriti tra i livelli essenziali di assistenza, gli interventi di riduzione del danno saranno inderogabili su tutto il territorio dello Stato, e dovranno essere garantite prestazioni sanitarie minime in questo ambito, a tutela della salute pubblica e di quella dei consumatori di sostanze.

Ciò significa che iniziative salvavita, come la somministrazione e distribuzione di Narcan e di siringhe sterili dovranno essere garantite ovunque e che tale diritto diventa esigibile. Unità di strada, drop- in e modalità di controllo delle sostanze nei luoghi di consumo saranno organizzati in base alle caratteristiche dei diversi territori, ma gli interventi di assistenza di riduzione del danno tra i consumatori problematici dovranno essere assicurati, come dovranno essere allestiti gli interventi di limitazione dei rischi presso i luoghi di aggregazione dei fruitori ricreativi, in modo da prevenire pericoli e incidenti droga-correlati di diversa natura.

La Regione Piemonte, giovedì 14 giugno, presso l’Aula Magna delle Molinette a Torino, illustrerà alle altre Regioni, alla presenza dei Ministeri coinvolti, il documento preliminare al progetto di fattibilità per l’applicazione dei Lea di riduzione del danno. Un lavoro congiunto, elaborato dal gruppo di lavoro deputato, costituito da tecnici e operatori del servizio pubblico e del privato sociale. Un punto di partenza, per non rimanere indietro.

(leopoldo grosso, presidente onorario Gruppo Abele)

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