Gruppo Abele e Libera Università dell’autobiografia di Anghiari propongono una dimora fisica e digitale in cui raccogliere e valorizzare storie invisibili di fatica e speranza nella marginalità. Storie di persone che hanno sviluppato una loro resistenza nel vivere, dalle quali c’è molto da imparare. Quegli invisibili cui si riferiva Pietro Ingrao dicendo: «Noi tutti avremo vinto quando i senza volto, i senza nome, gli incerti del nome, i proibiti del nome, i senza carta, saranno riconosciuti nelle loro capacità e nella loro ricchezza umana». E’ per dare loro dignità e giustizia che nasce la Libreria Storie senza dimora. La pagina web è stato realizzata con il contributo della Regione Piemonte.