La Campagna Io accolgo, promossa dalle principali organizzazioni sociali italiane e internazionali, tra cui il Gruppo Abele, è nata per dare visibilità a tutte quelle esperienze diffuse di solidarietà che caratterizzano il nostro Paese: dalle famiglie che ospitano stranieri che non hanno più un ricovero alle associazioni che organizzano corridoi umanitari, dai tanti sportelli di consulenza legale agli ambulatori in cui ricevere assistenza sanitaria gratuita, a chi coopera a livello internazionale nei paesi di origine e transito dei migranti, ai tanti progetti di inclusione scolastica e formativa. Centinaia di esperienze diverse che la Campagna vuole mettere in rete, perché vengano condivise, se ne dia notizia e l’opinione pubblica ne prenda consapevolezza.
Io accolgo promuove anche iniziative di mobilitazione, per aprire vertenze che inducano le Istituzioni ad assumersi la responsabilità dell’accoglienza e dell’integrazione, cancellando le scelte discriminatorie e persecutorie contro migranti e Ong.
La Campagna ha deciso dunque di lanciare un appello rivolto a Governo e Parlamento - in calce al quale raccogliere in tutta Italia migliaia di firme - in cui si chiede di abrogare i Decreti Sicurezza e di annullare gli accordi con la Libia, oltre a una revisione complessiva delle politiche sull’immigrazione.
L’obbiettivo politico dell’iniziativa è quella di riaprire il dibattito nella società e nelle aule parlamentari su questi temi. Senza un intervento di modifica, infatti, le norme approvate dalla precedente maggioranza restano pienamente in vigore, continuando a produrre effetti devastanti in termini di violazioni dei diritti e di esclusione sociale dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione.
Pur avendo il nuovo Governo il programma la revisione della disciplina in materia di sicurezza, alla luce delle osservazioni formulate dal Presidente della Repubblica, l’appello di #ioaccolgo richiama l’urgenza di intervenire su aspetti ritenuti di particolare importanza, fra cui l’abrogazione o comunque una profonda modifica dei due decreti, nonché l’annullamento degli accordi con la Libia.
Ci sembra importante in questo momento chiedere una vera svolta nelle politiche migratorie facendo sentire la voce della società civile in modo forte e unitario.
L’appello è stato presentato in conferenza stampa a Roma, martedì 24. Presenti i/le rappresentanti delle organizzazioni promotrici.