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Notizie2016, record di migranti sbarcati in Italia. Ed è boom di richieste d'asilo

Nel 2016 l'Italia è stato il principale punto di passaggio di chi attraversa il Mediterraneo per sfuggire da guerre, carestie o anche solo per cercare un po' di fortuna in Europa. A sostenerlo è la Fondazione Ismu, secondo cui nell'anno appena trascorso i migranti sbarcati sulle nostre coste sono stati 181mila: un dato che supera anche il precedente record del 2014, in cui gli arrivi erano stati 170mila

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Nel 2016 l’Italia è stato il principale punto di passaggio di chi attraversa il Mediterraneo per sfuggire da guerre, carestie o anche solo per cercare un po’ di fortuna in Europa. A sostenerlo è la Fondazione Ismu, secondo cui nell’anno appena trascorso i migranti sbarcati sulle nostre coste sono stati 181mila: un dato che supera anche il precedente record del 2014, in cui gli arrivi erano stati 170mila.
In particolare, documenta la Fondazione, gli sbarchi nel 2016 sono aumentati del 18% rispetto al 2015 (154mila arrivi), con il solo mese di ottobre che ha registrato un picco di 26mila ingressi via mare.
Una situazione, continua la nota dell’Ismu, che si ripercuote soprattutto sul nostro sistema di accoglienza, prossimo al collasso: al 31 dicembre 2016 erano ospitati nelle diverse strutture circa  176mila migranti, e tra questi solo il 13,5% era inserito all’interno della rete Sprar adibita alla seconda accoglienza; i restanti transitano temporaneamente nelle strutture di accoglienza temporanea e negli hotspot, in attesa di una ricollocazione definitiva verso altri Paesi europei, come stabilito dal programma di rilocation, che prevede il trasferimento di 40mila persone dall’Italia verso altri stati Ue entro il 2017. Un meccanismo che non funziona, stando alle statistiche: il trasferimento è avvenuto solo per 2500 persone su 40mila. Le altre aspettano a data da destinarsi, tra lungaggini burocratiche, responsi delle Commissioni che tardano ad arrivare, e resistenze da parte degli altri Paesi Ue.
E la pressione non è destinata ad allentarsi, visto che nei primi dieci mesi del 2016 sono state presentate 98mila domande d’asilo nel Belpaese, un terzo in più rispetto all’anno precedente.
Raddoppia il numero di minori stranieri non accompagnati, che balza dalle 12.360 unità del 2015 alle oltre 25mila del 2016. Un altro triste record è quello dei morti in mare durante la traversata: sono 5.022 le persone decedute nel Mediterraneo nel 2016, un terzo in più rispetto all’anno precedente, “ il 75,8% dei migranti che hanno perso la vita nelle rotte migratorie mondiali” recita la nota
Aumentano anche le migrazioni forzate: leggendo i dati Unhcr, la Fondazione Ismu spiega che “l’Alto Commissariato per i diritti umani dell’Onu ha segnalato che nel 2016 sono stati 65.3 milioni nel mondo le persone costrette a migrare dai propri territori, ben una persona su 113”. Tra questi, stando al rapporto Unhcr Global Trends del 2015, spiccano le persone di nazionalità siriana: dall’inizio della guerra quasi 5 milioni di siriani hanno abbandonato il proprio Paese. Tra questi, oltre la metà risiede in Turchia (2,8 milioni), un milione in Libano e circa 885mila in Europa. Germania e Svezia rappresentano le mete richiesta da più dei due terzi di domande fatte da siriani, mentre in Italia il numero è tra i più bassi d’Europa.
Ma la situazione per il nostro Paese non cambia: L’Italia è, dopo la Germania, il secondo Paese europeo con più richieste d’asilo. Un terzo dei richiedenti è di nazionalità nigeriana o pachistana. Degli oltre 361mila migranti giunti via mare in Europa la metà è approdata sulle coste italiane, il 48 % degli sbarchi è avvenuto in Grecia (174mila arrivi), mentre sono stati 8.826 i migranti sbarcati in Spagna. E di fronte a una crisi di queste dimensioni l’Europa appare sempre più impotente e incapace di prendere decisioni.

(giacomo pellini)

In questo articolo Famiglie, Immigrazione

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