Rassegna stampaCasapound: don Ciotti, sciogliere le organizzazioni fasciste

Roma - "Lo abbiamo detto in tante occasione e lo ribadiamo con decisione: CasaPound va sciolta, tutte le organizzazioni fasciste vanno vietate. Bisogna applicare le leggi e riempire i tanti vuoti della nostra Costituzione. Li' troviamo le istruzioni necessarie per costruire una società di diritti, lavoro e dignità". Lo afferma il presidente di Libera e del Gruppo Abele

22.06.2019 | Ansa
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22.06.2019 | Ansa

Roma - "Lo abbiamo detto in tante occasione e lo ribadiamo con decisione: Casapound va sciolta, tutte le organizzazioni fasciste vanno vietate. Bisogna applicare le leggi e riempire i tanti vuoti della nostra Costituzione. Li' troviamo le istruzioni necessarie per costruire una società di diritti, lavoro e dignità". Lo afferma il presidente di Libera e del Gruppo Abele, don Luigi Ciotti. "Nella Costituzione ci sono le istruzioni per archiviare una volta per sempre i fascismi, i nazismi, le violenze e le ingiustizie", aggiunge. "Ottant'anni fa sono state promulgate anche le leggi razziali. Una pagina vergognosa della nostra storia, ma la vergogna - per impudenza o ignoranza o memoria corta - tende oggi a scomparire. Ma attenzione: la rinascita dei fascismi e dei razzismi è un rischio reale, non un fatto di folclore o di nostalgia malata. Il fascismo che riemerge è anch'esso sintomo di una democrazia malata e di una politica che non serve più il bene comune. Sorge anche dalla paura, dall'inquietudine, dalla povertà materiale e culturale. Perchè - dice ancora il presidente di Libera - quando dominano le disuguaglianze, e le logiche economiche incombono sulle teste e sulle vite delle persone, hanno gioco facile le demagogie, proliferano le semplificazioni, le etichette, le falsità. Ecco che il 'no' ai fascismi e ai razzismi deve allora associarsi all'impegno a costruire contesti sociali dove l'inclusione e la condivisione di diritti e doveri, non siano solo enunciate ma praticate ed effettivamente garantite. Perchè oggi il processo di liberazione in Italia non è terminato. Perchè - conclude - un Paese soggiogato dalle mafie, dalla corruzione e dai sentimenti fascisti non è un paese libero".

In questo articolo Immigrazione, Luigi Ciotti

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