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NotizieClimate Open Platform, verso YouthCOP e PreCOP

Il Gruppo Abele e il suo fondatore, don Luigi Ciotti, aderiscono all'appello per il percorso Climate Open Platform, ritenendo fondamentale prendere voce in occasione della COP26 di novembre 2021, a Glasgow dove si riuniranno le nazioni di tutto il mondo per decidere sul futuro di tutti gli abitanti del pianeta. Le tappe di avvicinamento si terranno a Milano, tra il 28 settembre e il 2 ottobre. La Youth4Climate e la PreCOP sono chiamate ad avanzare raccomandazioni e a definire i temi chiave per i negoziati del mese successivo

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Il Gruppo Abele e il suo fondatore, don Luigi Ciotti, aderiscono all'appello per il percorso Climate Open Platform, ritenendo fondamentale prendere voce in occasione della COP26 di novembre 2021, a Glasgow (Scozia) dove si riuniranno le nazioni di tutto il mondo per decidere sul futuro di tutti gli abitanti del pianeta.
Le tappe di avvicinamento verso questo evento si terranno proprio nel nostro Paese, a Milano, tra il 28 settembre e il 2 ottobre. La Youth4Climate e la PreCOP sono chiamate ad avanzare raccomandazioni e a definire i temi chiave per i negoziati del mese successivo.

Diamo quindi vita al percorso Climate Open Platform. Come società civile e movimenti vogliamo fare la nostra parte, monitorando e cercando di influenzare i processi istituzionali, in accordo con le associazioni e i movimenti che agiranno a Glasgow e che condividono il principio guida della nostra azione: la Giustizia Climatica.

Gli Accordi di Parigi della COP21 del 2015 sembravano un importante primo passo nella giusta direzione. A sei anni di distanza i risultati conseguiti sono largamente insoddisfacenti.

L’obiettivo di limitare il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi è stato messo in discussione, tanto che ora si parla di non superare i 2 gradi. Ma tra i due valori c’è un’enorme differenza rispetto all’impatto sugli ecosistemi e alla vita delle persone nelle zone più a rischio. Siamo stanchi che la crisi climatica non venga presa sul serio e siamo stanchi delle promesse vuote di politici e governi di tutto il mondo. Sono stati fatti timidi passi avanti, ma non si è ancora agito con la necessaria urgenza e concretezza, mentre già si abbattono su di noi fenomeni meteorologici estremi, desertificazione e molti altri eventi cataclismici.
Siamo stanchi dell’opera di inquinamento e greenwashing del dibattito pubblico da parte delle compagnie petrolifere, delle lobby private e di tutti gli altri grandi devastatori del pianeta. Pensiamo sia importante che la vita sul pianeta venga difesa dall’approccio predatorio ed estrattivista che i potenti della Terra hanno portato avanti negli ultimi secoli.

In questo articolo Ambiente

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