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NotizieCosa abbiamo fatto in questi mesi di pandemia per le famiglie in difficoltà economica

Centinaia di pacchi alimentari e decine di altri alimentari distributi (al 30 giugno) a una novantina di famiglie in grave difficoltà economica. E poi libri, giocattoli, mobili per allestire camerette. Questa è stata la nostra attività quotidiana nelle tre fasi della pandemia. Un'attività che non è ancora finita e che, anzi, si arricchisce di nuove proposte

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Stare accanto alle famiglie in difficoltà mentre la Storia e le sue vicende ti impongono l'opposto, non è stato facile. L'arrivo del Covid, il suo diventare pandemico, le misure a contrasto, il lockdown, il distanziamento fisico: tutto questo ha significato riparo e prevenzione, ma ha dato corpo anche alle paure. E "paura", per le persone e per le famiglie con cui operiamoi da 55 anni, ha significato paura sanitaria, ma anche, e in certi casi soprattutto, il timore di vedersi spalancare l'abisso della povertà estrema. In questi giorni diventati settimane diventate mesi, la risposta alle esigenze primarie abbiamo provato a darle fin da subito. Dal mese di marzo il Gruppo Abele ha attivato, per le famiglie in difficoltà economica a causa delle ripercussioni del coronavirus, la consegna di pacchi alimentari e altri di vestiario e di materiale vario.

Distribuzione sede centrale. Questo grazie a Genitori&Figli, attività della nostra associazione che si occupa di progetti per famiglie. Alcuni pacchi sono stati inizialmente consegnati a domicilio, mentre adesso, in maniera più costante e con cadenza settimanale, la distribuzione è stata spostata nella nostra sede di corso Trapani. Al 30 giugno sono stati distribuiti 175 pacchi a 55 famiglie destinatarie di 10 nazionalità e 4 continenti diversi. Ciascun pacco, la cui composizione è stata possibile grazie a donazioni da privati, contiene all'interno pasta, latte e altri prodotti caseari, biscotti e qualche prodotto fresco (di frutta o verdura). A questo, si aggiungono anche vestiario, giocattoli e libri che, sporadicamente, sono stati donati soprattutto ai nuclei con figli più piccoli.

>>> Scopri che cos'è Genitori&Figli e di che cosa si occupa

Drop House. Dal 28 maggio, ha riaperto anche la Drop House. E dal giorno della riapertura, è ricominciata la distribuzione di prodotti caseari Abit-TreValli (all'interno del progetto Abbraccia una mamma, persorso sulla buona alimentazione giunto al suo secondo anno). I pacchi sono distribuiti a un totale di 35 mamme e contengono anche altri prodotti, tra cui alimenti specifici per neonati. Dal 9 giugno inoltre, ogni martedì mattina, per quattro mamme a settimana c'è la possibilità di accesso al magazzino per scegliere vestiario per i bambini, materiale di cancelleria, libri per l'infanzia, giocattoli e piccoli mobili da cameretta. Le mamme sono guidate da un'operatrice e una volontaria del servizio. Dal 17 giugno, è stato reso accessibile a mamme con bimbi il cortile esterno della Drop House. Per il mese di luglio saranno due le mattine di apertura degli spazi esterni (martedì e venerdì). L'accesso è consentito, per motivi precauzionali, a soli due nuclei, ma separatamente (la prima nella fascia 9-10.30 e la seconda nella fascia 11.30-12). Nello spazio si fanno attività mamma-bimbo insieme alle operatrici e volontarie (soprattutto attività motorie e creative).

>>> La Drop House, una casa con affaccio sulla strada

La consegna dei pacchi alimentari e le attività degli spazi aperti andranno avanti per tutta l'estate, compreso il mese di agosto. In questa fase stiamo aiutando le famiglie fornendo loro anche pannolini. Per contribuire con una donazione, cliccasul bottone in basso.

(piero ferrante)

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