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NotizieEcoreati: nuovo appello al governo per impedire la tagliola della improcedibilità

Il nuovo appello lanciato da Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, don Luigi Ciotti, presidente di Libera e del Gruppo Abele, Donatella Bianchi, presidente del WWF e Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, Ivana Borsotto presidente FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario) al Governo Draghi e alla guardasigilli Marta Cartabia, in vista della discussione della Riforma della Giustizia prevista il 15 settembre in Senato

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Il nuovo appello lanciato da Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, don Luigi Ciotti, presidente di Libera e del Gruppo Abele, Donatella Bianchi, presidente del WWF e Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, Ivana Borsotto presidente FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario) al Governo Draghi e alla guardasigilli Marta Cartabia, in vista della discussione della Riforma della Giustizia prevista il 15 settembre in Senato.

“Nello scorso mese di agosto il governo e la maggioranza che lo sostiene hanno perso l’occasione di sanare un vulnus: quello di non aver inserito gli ecoreati, a cominciare dal disastro ambientale, tra i delitti per cui è possibile, vista la loro particolare gravità e complessità, prorogare i termini di improcedibilità previsti dalla riforma della giustizia, approvata in prima lettura dalla Camera.

Un’estata drammatica, segnata da roghi che hanno devastato, secondo i dati dell'European Forest Fire Information System (Effis) della Commissione europea, ben 140.000 ettari di boschi, ha confermato quanto il nostro patrimonio naturale sia esposto alle minacce della criminalità ambientale. E non a caso il governo ha deciso, con un decreto, di inasprire ulteriormente le sanzioni per chi si rende responsabili di questi veri e propri disastri ambientali.

Anche per questa ragione rinnoviamo l’appello al governo e alla maggioranza che lo sostiene perché in sede di approvazione al Senato della cosiddetta riforma Cartabia o nel primo provvedimento utile, si inseriscano gli ecoreati previsti dal Titolo VI bis del Codice penale, a cominciare da quello di disastro ambientale, includendo anche quello relativo agli incendi boschivi (art. 423 bis del Codice penale), tra quelli per cui viene garantito tutto il tempo necessario per fare giustizia”.

In questo articolo Ambiente, Luigi Ciotti

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