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NotizieFelicità sono le piccole gioie del quotidiano

Mercoledì 28 ottobre, per Edizioni Gruppo Abele, arriva in libreria Le felicità, di Roberto Piumini e illustrato da Sergio Olivotti. Trenta poesie per altrettanti momenti di felicità, a volte nascosti dietro i gesti più semplici. Li abbiamo intervistati

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Un libro che canta, un libro che gronda colore. Un libro per giocare, che fa stare bene anche senza dichiararlo direttamente. Un libro che ha per titolo una specie di manifesto per il presente e per il futuro: Le felicità. Messo così, con questo sostantivo al plurale, il nuovo libro delle Edizioni Gruppo Abele, che esce il 28 ottobre, sembra invitare il lettore, che sia grande o sia piccino, a superare le concezioni monolitiche, ad aprirsi al mondo come si aprono i sorrisi, per scoprire che ogni felicità ne alimenta un'altra. Autore del libro, Roberto Piumini. Illustratore, Sergio Olivotti. Li abbiamo intervistati.

Che libro è Le felicità visto da Roberto Piumini?
Molti dei momenti “felici” narrati in questo libro, mi sono stati suggeriti da bambini o da adulti. Così il libro Le felicità è stato un modo nuovo del filone di scrittura in cui, lungo gli anni, ha raccolto memorie ed esperienze di bambini (o adulti) per produrre poesie (o poemi) in cui i “segni” emotivi e fantastici dei piccoli, hanno acquistato, nel gioco e nell’energia del linguaggio di poesia, una sonorità, un calore e un’intensità particolari.

Che libro è Le felicità visto da Sergio Olivotti?
Le felicità è "Il libro": il tema è universale, sovrastorico, assoluto. Definitivo. Forse potrebbe persino sembrare pretenzioso dare una ricetta per la/le felicità. Ma in fondo non è così, perché la felicità è una cosa semplice, fatta di piccole cose e della consapevolezza e gratitudine per il loro valore.
Parrebbe sì un argomento complesso, ma non lo è se messo nelle mani di un autore come Piumini.
Credo sia un libro che servirà anche e soprattutto agli adulti: sono loro che spesso perdono di vista le felicità, troppo occupati giocoforza a risolvere i problemi quotidiani. È un libro nato durante il lockdown della scorsa primavera, un libro terapeutico in un momento il rischio di cadere nello sconforto era per tutti molto alto.

Quando si parla di felicità lo si fa spesso solo al singolare. Voi avete scelto di farlo al plurale, come mai?
La scelta del titolo ha voluto allontanare il libro dall’astrazione del concetto di “felicità”, in favore del racconto delle felicità singole, istantanee, personali, che accadono al bambino, come momenti di miracolo, di smagliante benessere, nella sua vita. La pluralità del catalogo ha permesso anche di spaziare dal campo del rapporto umano, a quello della sensazione: dall’abbraccio della mamma al sapore della cioccolata.

Ha una forma e un colore la felicità?
Come illustratore ho dovuto provare a darglielo. E sì, ne ha, e ne ha più d'uno: la felicità è tonda, materna, uterina. La felicità è luminosa. La felicità ha la forma del delfino che salta nel mare di fronte a casa mia, in mezzo ai barbagli accecanti del sole. Ma la felicità per me ha soprattutto le forme di una scanzonata pazzia; non a caso si "impazzisce" di gioia. E dunque per me illustratore è un immaginifico folle, assurdo. è il non-sense, sono le capriole dell'immaginazione, è tutto ciò che con la sua ironica stranezza ci salva dal rischio di cadere preda del noioso e prosaico grigiore del tran-tran quotidiano.

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Acquista il libro sul sito delle Edizioni Gruppo Abele

(piero ferrante)

In questo articolo Cultura e formazione, Famiglie

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