Futuro Remoto, una collana controcorrente

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Con la direzione di Tomaso Montanari e Francesco Pallante nasce per Edizioni Gruppo Abele Futuro Remoto, una nuova collana che raccoglie classici controcorrente, pensieri alternativi e sguardi profetici dal passato. Grandi scrittori e scrittrici, maestri del pensiero, artisti, personaggi politici, uomini, donne e soggetti collettivi le cui parole sono state così alte e così profonde da parlare ancora oggi, anche a secoli di distanza

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Con la direzione di Tomaso Montanari e Francesco Pallante nasce per Edizioni Gruppo Abele Futuro Remoto, una nuova collana che raccoglie classici controcorrente, pensieri alternativi e sguardi profetici dal passato. Grandi scrittori e scrittrici, maestri del pensiero, artisti, personaggi politici, uomini, donne e soggetti collettivi le cui parole sono state così alte e così profonde da parlare ancora oggi, anche a secoli di distanza. "La storia a volte si ripete – afferma Livio Pepino, direttore editoriale di Edizioni Gruppo Abele – anche negli errori. È nostro compito, come cittadine e cittadini, cercare di evitarlo. A questo servono certi classici del passato: non dimenticare quello che è stato, ritrovare punti di vista di chi c’era e formarsene uno proprio, nuovo, utile per affrontare il mondo di oggi". Lo storico dell’arte Tomaso Montanari, rettore dell’Università per stranieri di Siena, prende parte con continuità al discorso pubblico sui temi della democrazia, dei diritti e dei beni comuni, mentre Francesco Pallante, professore di diritto costituzionale presso l’Università degli studi di Torino, si occupa di assetto della società e di temi economici collaborando con il Manifesto e Altreconomia: le loro competenze multidisciplinari li rendono molto adatti alla direzione di una collana dedicata ai classici del pensiero.

Futuro Remoto inaugura con due autori che provengono da un’epoca simile ma contesti sociali e geografici differenti: Lev Tolstoj con Ricredetevi! Contro la guerra russo-giapponese (1904) e Edmondo De Amicis con Osservazioni sulla questione sociale (1892). Due volumi che fungono da capisaldi della nuova collana, una piccola biblioteca rivoluzionaria per cambiare noi stessi. E quindi il mondo.

(christian azzara, Edizioni Gruppo Abele)

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