Non esiste alcuna misura di tutela della salute che prescinda dalle responsabilità che abbiamo nei confronti dei più deboli. Perché, ce lo insegna la fisica, nessuna catena è in grado di sopravvivere alla frattura del suo anello più debole. Un principio che torna valido in questi giorni di gestione dell'emergenza e di misure contenitive (statali e regionali).
In questo senso, e con uno sforzo suppletivo da parte delle nostre lavoratrici e lavoratori, in accordo con il Comune di Torino e con la Rete dei dormitori della città, la Casa di Ospitalità Notturna del Gruppo Abele di via Pacini a Torino, dal 15 aprile è aperta tutti i giorni, 24 ore su 24. In questo modo, le donne senza fissa dimora ospiti potranno trascorrere il periodo di distanziamento sociale obbligatorio in piena sicurezza, prevenendo ogni rischio da sanzioni e per quel che attiene la loro salute. Il servizio è reso possibile inoltre grazie alla collaborazione, in termini di spazi e di personale, della Drop House (le cui attività sono, fino al termine dell'emergenza, convogliate e riservate per le sole donne del dormitorio) e dell'Educativa di Strada.
All'interno della struttura sono adottate tutte le misure necessarie di protezione sia per le operatrici, gli operatori e i volontari, sia per le ospiti.
Resta attiva la campagna di raccolta fondi Accanto a chi non può #restare a casa. Le donazioni si rendono adesso quanto mai necessarie per far fronte alle esigenze primarie delle donne e mantenere sempre in sicurezza operatori e volontari.