NotizieInternet più sicuro: istruzioni per l'uso

Oggi è il #SaferInternetDay, ossia la Giornata per una rete più sicura da problemi quali cyberbullismo, pedopornografia e pedofilia on-line, sexting, perdita di privacy, dipendenza da videogiochi e uno stili di vita eccessivamente sedentari o solitari, soprattutto tra i più giovani. In questo articolo una riflessione di due educatori del Gruppo Abele, che ogni giorno visitano le scuole incontrando centinaia di ragazzi

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Safer Internet Day (Giornata per una rete più sicura in italiano) è una giornata internazionale di sensibilizzazione per i rischi dell'internet istituita nel 2004 dall'Unione Europea. Tra le iniziative del Safer Internet Day rientrano convegni, concorsi a premi e campagne di sensibilizzazione incentrati su temi legati al cyberbullismo, alla pedopornografia e pedofilia on-line, al sexting, alla perdita di privacy ma anche alla dipendenza da videogiochi e a uno stile di vita eccessivamente sedentario o solitario, soprattutto tra gli utenti più giovani.

Fonte: Wikipedia


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Un intero vocabolario è stato downloadato nel nostro microchip mentale . Senza che lo volessimo, tutte queste nuove parole ci hanno portato a chattare con una percezione diversa del nostro profilo . Facendoci vivere con nuove incredibili possibilità e con un entusiasmo che presto ha scacciato via molti scetticismi. Non si è avuto forse, neppure il tempo di pensare che, nel nuovo modo di vivere la nostra vita in streaming dovessimo anche proteggerci rispetto a ciò che condividiamo nei social . Siamo i primi che si confrontano con questo nuovo paradigma relazionale.

Il social virtual system ha la peculiare caratteristica di essere il contesto di vita più democratico e peer-to-peer di sempre. Non è un caso che qualche anno fa Internet fu proposto per il Nobel per la pace. In teoria, un candidato al Nobel per la pace non dovrebbe affatto preoccupare o peggio, essere qualcosa da cui difenderci. L’ on-line è un ambiente talmente democratico da non porre discontinuità, post dopo post, tra commenti anarchici, emoji , selfie osè e insulti nazisti. Lì dentro percepiamo di vivere un’assoluta libertà, pur sapendo che gli stessi virtual space sono il più grande sistema di controllo delle nostre vite mai inventato. Viviamo in un non luogo dove il diritto di parola è garantito a tutti, bellissimo certo, peccato questo voglia anche dire porre il parere di un bambino, o di stolti digitali sullo stesso piano di uno speech del presidente della Repubblica, e le due o più figure possono dialogare senza ruoli precostituiti, e vale pure che il ragazzino si finga adulto e viceversa. Insomma sappiamo quanto una fake news , oggi possa valere anche più di una notizia certificata da fonti attendibili.

Destreggiarsi non è facile… anche perché prima sapevamo che i tutori di ciò che valeva come giusto o sbagliato erano gli adulti, ma in un sistema così democratico… vi è stata una progressiva perdita del controllo verticale nelle relazioni, storicamente dato da cultura, famiglia, scuola, vicini di casa. Vi è un nuovo paradigma relazionale dove parole quali: amico, “mi piace”, condivisione o ancora: controllo e rispetto assumono davvero nuovi significati:

  • vali tu, quanto valgo io = democrazia;

  • ma se io ho più follower o amici , allora valgo di più di te = individualismo e potere;

  • ergo, ogni mezzo è buono per essere più vincenti e più potenti degli altri = “se io valgo di più” divento un sovrano assoluto.


Le giornate come oggi: della sicurezza su Internet, davvero hanno un grande valore nel porre l’attenzione su ciò che viene pubblicato da ciascuno di noi, evidenziano la necessità che spetta ad ognuno di fare grande attenzione stando su Internet e che si deve saper usare bene la testa, perché gli smartphone che si hanno in mano possono fare e farci, molto male. Come se tutti avessimo uno stesso criterio superiore che segna di qua, ciò che è giusto e di là, ciò che è sbagliato. Magari avessimo un wi-fi capace di orientarci sempre verso le scelte giuste, e che prendesse 4 tacche! Hashtag : #lovoglio.

Ma quanto è altresì vero che queste giornate passano, e poi ne arrivano di nuove su cui mettere testa: dalla giornata contro il fumo a quella della Shoà... E quanto giornate come queste rinforzano piuttosto la visione che se non sei tu che ti tuteli, e se non capisci cosa è bene pubblicare è un problema tuo? Perché, in fin dei conti, se non attivi tu i link mentali giusti quando pubblichi qualcosa, perché dovrebbe preoccuparsi un altro per te?
Forse questo modo di fare prevenzione manca veramente di un approccio sociale! Non è solo una questione leggera, come condividere un post che segnala a tutti i nostri contatti a cosa dobbiamo fare attenzione oggi. Come tanti faranno oggi in tutto il mondo.

Forse c’è un’altra via maestra.

E tutto questo pone socialmente una nuova vision di ciò che può essere un senso condiviso del limite, perché tutto questo ha a che fare seriamente col futuro. Dare futuro, vuol dire dare delle possibilità, aprire a immaginari nuovi e quindi far pensare che ciò che si fa oggi avrà delle ricadute positive o negative su ciò che saremo domani. E’ la complessiva assenza di immaginari, di progettualità, di cambiamenti sociali che viviamo nel nostro contesto italiano che porta all’individualismo che ci schiaccia sul presente. All’essere popolare oggi, perché domani… chissà?!
Non è solo una questione che oggi che c’è l’internet safer day e quindi oggi… ci penso e uso la testa, ma forse val la pena sottolineare la necessità di avere visioni educative diverse e più ambiziose, dove il domani… non è un altro giorno.

Vocabolario essenziale:


Scaricato


Cervello


Relazionarci tra il parlato e lo scritto con gli altri


Io


Possibilità di vedere e far vedere gratis ciò che si vuole vita natural durante


Tipica espressione per rendere partecipi i propri “amici” – contatti sui social network


Social network: reti sociali virtuali


Sistema di vita sociale virtuale


Che pone tutti sullo stesso piano, come tra pari


In linea, ovvero connessi ad Internet


Commento condiviso con l’universo mondo


Faccine emotive


Autoscatti fotografici


Spazi virtuali


Definizione data da Umberto Eco (in realtà le sue testuali parole furono “legioni di imbecilli”) in uno dei suoi ultimi discorsi pubblici ritirando la laurea all’Università di Torino in Scienze della comunicazione, in riferimento alla possibilità che tutti hanno di dire in rete ciò che gli pare http://www.lastampa.it/2015/06/10/cultura/eco-con-i-parola-a-legioni-di-imbecilli-XJrvezBN4XOoyo0h98EfiJ/pagina.html


Discorso


Bufala


Seguaci (da notare nella traduzione dall’inglese l’accezione forte di persone che si fidano ciecamente del loro mentore). Gergo usato per misurare il grado di popolarità su Twitter


Gergo usato per misurare il grado di popolarità su Facebook


Telefoni di nuova concezione che tengono sempre connessi i loro proprietari


Rete senza fili che permette di rimanere connessi


Codifica per facilitare le ricerche su Internet per parole chiave e temi di interesse


Collegamento


Attestati di quanto piaccia ciò che si pubblica


Immaginario condiviso

In questo articolo Famiglie, Giovani

Cosa facciamoDa sempre accanto agli ultimi