NotizieDroga, una storia che riguarda tutti

La droga è uno dei problemi più drammatici del nostro tempo. Mi ci confronto, con il Gruppo Abele, da cinquant'anni. Un lungo periodo durante il quale ho incontrato – sulla strada, nelle prime accoglienze, in comunità, in carcere – migliaia di persone che con la droga hanno avuto a che fare. Giovani e meno giovani che ne facevano e ne fanno uso. In contesti diversi e con esiti diversi: a volte "convivenze" prolungate, altre volte percorsi positivi di superamento della dipendenza, altre ancora malattia e morte. E ho incontrato le loro famiglie, anch'esse molto diverse, ma tutte segnate dalla sofferenza e dalle stesse domande irrisolte: perché tutto questo? Cosa fare per uscirne? E poi educatori, operatori di comunità, medici, volontari e tanti altri quotidianamente a contatto con storie di dipendenza

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[Il testo che segue, di Luigi Ciotti, è uno stralcio del prologo che il fondatore di Gruppo Abele e Libera ha scritto al suo ultimo libro, Droga. Storie che ci riguardano, uscito in tutte le librerie e online il 12 febbraio per le Edizioni Gruppo Abele]

La droga è uno dei problemi più drammatici del nostro tempo. Mi ci confronto, con il Gruppo Abele, da cinquant’anni. Un lungo periodo durante il quale ho incontrato – sulla strada, nelle prime accoglienze, in comunità, in carcere – migliaia di persone che con la droga hanno avuto a che fare. Giovani e meno giovani che ne facevano e ne fanno uso. In contesti diversi e con esiti diversi: a volte “convivenze” prolungate, altre volte percorsi positivi di superamento della dipendenza, altre ancora malattia e morte. E ho incontrato le loro famiglie, anch’esse molto diverse, ma tutte segnate dalla sofferenza e dalle stesse domande irrisolte: perché tutto questo? Cosa fare per uscirne? E poi educatori, operatori di comunità, medici, volontari e tanti altri quotidianamente a contatto con storie di dipendenza.

L’incontro con la disperazione e la speranza mi ha insegnato molte cose, due in particolare. La prima: le storie di droga ci riguardano tutti, anche chi non ne è toccato personalmente o per ragioni familiari, e chi ne fa uso non è “altro” da noi. La seconda: per affrontare il problema non ci sono vie facili e risolutive, soluzioni già pronte, “bacchette magiche” esibite da spacciatori d’illusioni. Ma, nello stesso tempo, ho toccato con mano che l’uso e abuso di droghe non sono funesti circoli viziosi ma situazioni suscettibili di cambiamento e risoluzione. Per questo ho deciso di raccogliere riflessioni, conversazioni, dati, insomma qualche frammento dell’esperienza di questi decenni… Perché i problemi legati alle dipendenze si risolvono solo insieme e partendo dalla conoscenza. Non serve esorcizzare e condannare. Occorre, al contrario, capire e accompagnare.

(luigi ciotti)

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