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NotizieLe "viaggiatrici leggere" di Binaria

Estate, tempo di viaggi. Da vivere o da sognare, magari seguendo le orme di qualche scrittore. In questo agosto ancora strano - tra riaperture, green pass e quarantene - dai librai di Binaria arriva l'invito a (ri)scoprire alcune "viaggiatrici leggere" come Ella Maillart e Annemarie Schwarzenbach, da sole nel 1939 su una Ford dalla Svizzera all'Afghanistan , o Katharina von Arx

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"Viaggiare è proprio utile, fa lavorare l’immaginazione", scriveva Louis-Ferdinand Celine nell’epigrafe di Viaggio al termine della notte. Oggi, con l'arrivo dell’estate, dopo l’immobilismo obbligato dell’ultimo anno e mezzo, il viaggio è una delle abitudini che vogliamo al più presto recuperare. Anche se alcuni volumi arrivati di recente in libreria ci hanno ricordato come il viaggio sia sempre stato un aspetto importante e affascinante della vita delle persone.

Nel 1939, al centro di un’Europa minacciata da venti di guerra, e più precisamente in Svizzera, due giovani donne, intrepide e temerarie, si apprestavano a partire per un viaggio: con la loro piccola automobile avrebbero attraversato mezzo mondo, macinando chilometri fino a raggiungere il subcontinente indiano. Sono Ella Maillart e Annemarie Schwarzenbach.

Difficile e superfluo sarebbe etichettare queste due donne come viaggiatrici o sportive, scrittrici o fotografe: si tratta di personaggi poliedrici dai molti talenti e dalle mille ispirazioni. In contrasto con l'alta estrazione sociale, le loro scelte si sono rivelate spesso irregolari e talvolta scandalose. Ora c'è la possibilità di conoscerle meglio attraverso il loro lungo viaggio verso Est, descritto nel libro La via crudele di Maillart (EDT), che affascina già dal sottotitolo: "Due donne e una Ford dalla Svizzera all’Afghanistan".

E se volessimo approfondire la conoscenza di Ella Maillart, la stessa casa editrice EDT ci ripropone un testo più autobiografico dal titolo Crociere e carovane, dove esplorare ancora più da vicino le sue imprese e i suoi viaggi. Annemarie Schwarzenbach invece è un personaggio, se possibile, ancora più affascinante e in un certo senso misterioso: morta a soli 34 anni, per molto tempo è caduta nell’oblio, per poi essere riscoperta negli anni Ottanta. Melania Mazzucco le ha dedicato un romanzo, Lei così amata, pubblicato da Einaudi.

Qualche anno dopo, sempre dalla Svizzera, partiva un’altra donna viaggiatrice e esploratrice: Katharina von Arx. Anche lei, spinta da un'infinita curiosità e una sorprendente forza d’animo, ha avuto una vita avventurosa in giro per il mondo, ha dimostrato un talento letterario straordinario testimoniato dai libri e dagli articoli come giornalista, spesso sopra le righe e contraddistinta da una spiccata satira e ironia. Vi segnaliamo un suo libro uscito nel 2019 per L’Orma editore: La viaggiatrice leggera, denso di avventure e riflessioni, ma che regala una lettura scorrevole, ironica e spassosa.

Insomma, anche se quest’estate non partirete con una Ford per raggiungere via terra il continente indiano, potete portarvi questi libri sotto l’ombrellone e guardare l’orizzonte: magari il prossimo anno partirete con una Ford per raggiungere via terra il continente indiano…

(filippo scisciani ed edoardo demagistri, librai di binaria)

In questo articolo Cultura e formazione

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