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NotizieLettera aperta delle operatrici della Drop House ai sostenitori e agli amici di In-Tessere

Le operatrici del centro diurno del Gruppo Abele scrivono ai sostenitori della sartoria popolare nata grazie al crowdfunding su Produzioni dal Basso portato avanti lo scorso anno. Parole di attesa e speranza per dire della sospensione delle attività e raccontare cosa sta accandendo in via Pacini in questo frangente di gestione dell'emergenza sanitaria

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Ciao,

ti scriviamo questa lettera, lunga ma necessaria, per raccontarti quello che sta succedendo con In-Tessere, la sartoria popolare all’interno della Drop House. La Drop House è parte di uno spazio grande e composito dove agiscono altri servizi, tutti portati avanti dal Gruppo Abele, ognuno con una sua specificità. Tra questi servizi, c'è la Casa di Ospitalità Notturna femminile, quella che, con meno parole, la maggior parte delle persone conosce come "dormitorio". Nella Casa di Ospitalità Notturna accogliamo, insieme con Città di Torino e Prefettura, donne senza fissa dimora. Oltre a un letto, le ospiti hanno diritto a un bagno e pasti caldi.

In tempi ordinari, tempi e spazi della Drop House e del dormitorio femminile sono perfettamente organizzati: quando finiscono le attività della Drop House, cominciano quelle del dormitorio. Di solito, questo avviene tra le 16 e le 18. Con l’arrivo della pandemia tutto questo è cambiato. In accordo con le istituzioni pubbliche e insieme alla rete dei dormitori di Torino, abbiamo esteso gli orari di apertura del dormitorio, passando da 13 ore a 20 ore e alla fine, dal 15 aprile, a 24. Questo perché, in controtendenza rispetto alla narrazione diffusa, abbiamo subito colto che l’emergenza non stava affatto rendendo tutti uguali. Anzi. La crisi ha fatto esplodere le disuguaglianze, le ha rese più evidenti. In prima battuta tra chi ha una casa e chi no.

Per questo alla narrazione dello stare in casa abbiamo sostituito e praticato quella del sentirsi a casa. Sembra la stessa cosa. Ma non lo è.

Di fronte alla richiesta supplementare in termini di ore del dormitorio, noi tutte operatrici della Drop House abbiamo scelto di metterci a disposizione, decidendo di riservare per loro spazi e risorse di personale. Questo ha inevitabilmente comportato la sospensione di tutte le nostre attività di accoglienza e di formazione. Tra queste, anche In-Tessere.

A oggi non siamo in grado di dirvi fino a quando sarà così. Solo in parte dipende dalla nostra volontà. Quello che possiamo dirvi è che non appena possibile ripartiremo con lo stesso slancio e con la stessa convinzione.

Senza eroismi e senza clamori. Solo, con tutta la forza delle nostre idee. Sperando possiate capirci, vi abbracciamo.

(le operatrici della Drop House del Gruppo Abele)

In questo articolo Lavoro, Lotta alla povertà

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