Tg2 Dossier manda in onda lo speciale C'era una volta Torino: come cambia la prima capitale dell'Italia unita, città della grande industria, dell'innovazione, capace sempre di reinventarsi, città laboratorio che anticipa il futuro. Con le interviste al sindaco Stefano Lo Russo, Evelina Christillin direttrice del Museo Egizio, Marco Lavazza imprenditore, Laura Montanaro prorettrice del Politecnico di Torino, Marco Gay presidente di Confindustria Piemonte, Paolo Griseri già vicedirettore de La Stampa, Guido Crosetto imprenditore, Marco Revelli sociologo, Giorgio Airaudo segr. gen. Fiom Piemonte, Paolo e Riccardo Garella imprenditori dell'automobile, Vittorio Castellani giornalista gastronomade, e in apertura e chiusura don Luigi Ciotti fondatore del Gruppo Abele
11.04.2022 | Rassegna media - Quotidiani, radio e tv hanno raccontato la manifestazione silenziosa organizzata dal Gruppo Abele in centro a Torino per rispondere al rumore della guerra e della spettacolarizzazione delle vittime: "È inutile fare appelli se destinati a coscienze sorde, incapaci di dubitare o ascoltare davvero", ha detto Fabio Anibaldi, vice-presidente dell'associazione torinese
Città del Vaticano - Papa Francesco ha inviato una lettera alla delegazione di Libera guidata da don Luigi Ciotti in questi giorni in Argentina per il progetto Bien Restituido (Bene Restituito) in collaborazione con Unione Europea con l'obiettivo di promuovere il riutilizzo sociale dei beni confiscati
Il quotidiano di ispirazione cattolica riprende le parole del presidente di Libera e fondatore del Gruppo Abele, Luigi Ciotti, a chiusura della manifestazione nazionale di Napoli per la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
20-21.03.2022 | Quotidiani e settimanali vari - "Le mafie in Italia godono ancora di coperture e complicità a livello politico e economico. Hanno tratto grandi profitti dalla pandemia e ne ricaveranno da un'economia di guerra. Ma la lotta alle mafie e alla corruzione sembra scomparsa dall'agenda politica del Paese", don Luigi Ciotti, presidente del Gruppo Abele e di Libera, in vista della Giornata della Memoria e dell'Impegno per tutte le vittime di mafia
Su Rai Uno per A sua immagine, don Davide Banzato intervista don Luigi Ciotti, presidente di Libera e Gruppo Abele, che racconta i valori e le idee dietro alla Giornata della Memoria e dell'Impegno per tutte le vittime delle mafie che da ormai 27 anni si celebra il 21 marzo
Don Ciotti, a Bari per parlare di lavoro "che dà dignità alle persone", intervistato anche sulla situazione in Ucraina. "Il dialogo - ha detto - è fondamentale, la pace deve essere ricostruita ma ognuno si assuma la propria parte di responsabilità. È molto bello vedere la mobilitazione che si sta creando per non lasciare soli i nostri fratelli e sorelle di questo popolo che ci è profondamente vicino. C'è un conflitto però - ha evidenziato - che auguro a tutti, ed è il conflitto con la propria coscienza, prendere coscienza che i cambiamenti che sogniamo o desideriamo hanno bisogno di ciascuno di noi, dobbiamo avere anche noi il coraggio di avere più coraggio"
Torna il 21 marzo la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie con - in simultanea in centinaia di luoghi - la lettura dei nomi delle vittime, le testimonianze dei familiari e gli approfondimenti relativi alle mafie e alla corruzione. Il tutto nel segno di una memoria che non vuole essere celebrazione, ma strumento di verità e giustizia. Il cuore della ventisettesima edizione, con la manifestazione nazionale, è Napoli. A Torino l'appuntamento, sempre il 21 marzo, è alle 10 al Parco Dora
Dalle Marche, dove ha visitato le zone colpite dal sisma del 2016, Luigi Ciotti, fondatore e presidente del Gruppo Abele, ha lanciato il suo appello alla pace in Ucraina. Il servizio è del Tg3 del 24 febbraio
La guerra non "scoppia" all'improvviso, ma – scrive don Ciotti – covata da chi se ne avvantaggia, lievita e poi dilaga con forza distruttiva, travolgendo persone, ecosistemi, patrimoni storici e culturali. Non sono solo gli Stati e le coalizioni a entrare in guerra fra loro. Prima, o nel frattempo, sono i potenti a dichiarare guerra ai propri popoli, i ricchi a lottare non contro la povertà ma contro i poveri, i violenti ad accanirsi contro i miti e i non-conformi, dalle cui mani dipende il futuro del pianeta
Va a fuoco il ristorante multietnico Moltivolti di Palermo. Esclusa l'origine dolosa, rischia di chiudere un simbolo di convivenza e accoglienza nel cuore di Ballarò. Per salvarlo parte una raccolta fondi. "È un grande punto di incontro. Una virtuosa avanguardia di una società senza più muri, confini, discriminazioni. Un segno evidente di una Palermo rigenerata e profondamente diversa da quella del passato. Oggi è importante non lasciarli soli", dice don Luigi Ciotti al Tg3
A un mese dalla presentazione ufficiale, Davide Urietti racconta sul periodico della Diocesi di Torino il progetto di InTessere, la sartoria popolare del Gruppo Abele in Drop House