Rassegna stampaSparatoria Napoli: don Ciotti, repressione da sola non basta. Forza Noemi

"Forza piccola Noemi da parte di tutti gli amici di Libera. Sei nei cuori di tante persone, ma lo sei innanzitutto in quello grande di Napoli, città meravigliosa abitata in stragrande maggioranza da persone meravigliose". Così don Luigi Ciotti dopo la sparatoria di Napoli

05.05.2019 | Ansa
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05.05.2019 | Ansa

Roma - "Forza piccola Noemi da parte di tutti gli amici di Libera. Sei nei cuori di tante persone, ma lo sei innanzitutto in quello grande di Napoli, città meravigliosa abitata in stragrande maggioranza da persone meravigliose, appassionate, creative e generose. Persone attaccate alla vita come al primo e al più prezioso dei beni comuni". Così don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera parla della piccola colpita a Napoli da una pallottola mentre giocava con la nonna. "Noemi giocava - e sappiamo quale meravigliosa fonte di apprendimento, non solo di svago, rappresenti per un bambino il gioco - ma la sua vita è adesso in pericolo a causa di chi gioca con le nostre vite, ne fa uno strumento di affermazione, di profitto, di potere - osserva Ciotti - Le mafie nelle loro varie e molteplici espressioni, certo, ma anche il sistema che alle mafie permette di esistere, di espandersi, di diventare sempre più forti".
"Dobbiamo avere l'onestà e il coraggio di riconoscerlo: la repressione è fondamentale ma insufficiente. Non bastano le indagini, gli arresti, i processi, se non si lotta contro quel male che è brodo di coltura di mafie e corruzione: le disuguaglianze, i diritti degradati a privilegi, la distruzione o la privatizzazione dei beni comuni. Come non basta la speranza quando non diventa impegno personale e collettivo a costruire una società del noi e non dell'io, della relazione e non dell'esclusione, dell'essere e non dell'avere. Una società dove per un bambino il gioco sia incontro con la gioia e con la vita, non con la sofferenza e con la morte", conclude don Ciotti.

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