NotizieTorino, Il cantiere della Chiesa di Santa Chiara apre le sue porte al pubblico

Dal 30 settembre, a Torino, la Chiesa settecentesca di Santa Chiara apre ai cittadini le porte del suo cantiere: attraverso visite guidate ad ingresso libero si potrà scoprire in anteprima il patrimonio in corso di restauro. Ad accogliere i visitatori, i ragazzi di via delle Orfane 15, il cohousing del Gruppo Abele

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Dal 30 settembre, a Torino, anche la Chiesa di Santa Chiara - dopo i cantieri della Cappella dei Mercanti e Banchieri e della Chiesa della SS. Trinità - apre ai cittadini le porte del suo cantiere (ingresso in piazzetta della Visitazione): attraverso visite guidate ad ingresso libero i cittadini potranno scoprire in anteprima il patrimonio in corso di restauro.

Le visite si inseriscono nel progetto promosso dalla Compagnia di San Paolo per diffondere la conoscenza del patrimonio architettonico religioso di Torino e la consapevolezza dell’importanza che gli edifici sacri e le opere d’arte in esso custodite rappresentano all’interno dell’offerta culturale della città.

Le visite guidate al cantiere di restauro della chiesa di Santa Chiara si svolgeranno il venerdì pomeriggio (30 settembre, 7 e 14 ottobre) alle 16 e alle 17 e nella giornata di “Porte aperte” di sabato 8 ottobre, dalle 10 alle 18.

Le visite, previste per gruppi costituiti da un numero massimo di 12 partecipanti, devono essere prenotate all’indirizzo mail cantiere.santachiara@gmail.com, indicando numero di persone, preferenza di giorno e orario,  recapito telefonico. La visita, della durata di circa 45 minuti, prevede un’introduzione storica a terra e la successiva salita sul ponteggio, tramite comoda scala di cantiere, per l’osservazione da vicino delle lavorazioni in corso. Ai partecipanti - che dovranno avere scarpe chiuse con suole di gomma, senza tacchi, e indossare pantaloni - verrà richiesta la compilazione della modulistica per l’accettazione delle norme per la visita in sicurezza. In cantiere verranno dotati di casco di sicurezza.

Ad accogliere i visitatori ci saranno anche i ragazzi di via delle Orfane 15 , un progetto di cohousing e accoglienza in capo al Gruppo Abele. Giovani che hanno scelto di dedicare un periodo della propria vita all’esperienza della vita in comune (condivisione del tempo e degli spazi, formazione, presenza sul territorio), all’ospitalità verso altri loro coetanei e che hanno assunto il compito di aprire al territorio i locali dell’ex convento.

Un ruolo importante se si considera che l'attuale chiesa di Santa Chiara, già parte del convento delle Clarisse, insiste su un sito di fondazione molto più antico: collocato al più tardi dal secolo XV nell'isolato attuale, a ridosso delle mura medievali, con la chiesa già posta sull'angolo tra due vie, il convento si è ampliato progressivamente nei secoli fino a incorporare, a fine Settecento, l'intero isolato di appartenenza. Gli ampliamenti hanno cancellato a poco a poco le tracce di costruzioni più antiche, compresa la chiesa primitiva, che tra il 1742 e il 1746 è stata oggetto di una ricostruzione dalle fondamenta. Salvo alcune modifiche e integrazioni, la chiesa settecentesca corrisponde a quella attuale.
Il progetto realizzato da Bernardo Vittone (1705-1770) non fa rimpiangere l'edificio probabilmente assai più modesto che ha rimpiazzato. Si tratta di uno dei più importanti progetti torinesi dell’architetto: un vero e proprio tesoro cittadino. Venite a visitarlo!

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In questo articolo Cultura e formazione, Famiglie, Giovani

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