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NotizieVamping, sexting, cyberbullismo: oggi si celebra il Safer Internet Day

Cyberbullismo, pedopornografia, adescamenti online e spaccio di droga: il web è anche questo. Oggi, 9 febbraio, si celebra il Safer Internet Day, la Giornata mondiale promossa dalla Commissione Europea per sensibilizzare i più giovani sulla tematica della sicurezza in Rete

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Cyberbullismo, pedopornografia, adescamenti online e spaccio di droga: il web è anche questo. Il 9 febbraio, si celebra il Safer Internet Day, la Giornata mondiale promossa dalla Commissione Europea per sensibilizzare i più giovani sulla tematica della sicurezza in Rete.
Da un’indagine realizzata da Skuola.net e Università di Firenze su 5.000 ragazzi emerge che il 17% di loro si connette tra le 5 e le 10 ore al giorno; la piattaforma più utilizzata è Whatsapp (90%), seguita da Facebook (64%) e Instagram (61%). Per alcuni il rischio è quello di sviluppare una vera e propria dipendenza: il cosiddetto fenomeno vamping si riferisce proprio a coloro che rimangono svegli la notte per chattare. Un’altra tendenza sempre più diffusa è il sexting, ovvero le chat e lo scambio di immagini a sfondo erotico. Questo materiale, se in mani sbagliate, potrebbe costituire un grave pericolo per gli adolescenti: basti pensare a Carolina, la prima vittima italiana di cyber bullismo, suicidatasi a Novara nel 2013 a soli 14 anni in seguito alla diffusione di un video girato a sua insaputa che la ritraeva semi-incosciente e vittima degli scherzi a sfondo sessuale dei compagni.
Ampliando lo sguardo oltre il mondo occidentale, tuttavia, si può notare che le problematiche relative ad internet sono di tutt’altra natura. A partire dalla mancanza di connettività e quindi dalla rinuncia ai benefici che questo può portare. Secondo il rapporto Digital Dividends diffuso dalla Banca mondiale a fine gennaio, infatti, solo il 60% della popolazione mondiale dispone di un accesso alla rete. Il paese che conta il maggior numero di persone senza accesso a internet è l’India (1,1 miliardi di utenti offline), seguita dalla Cina (775 milioni) e l’Indonesia (213 milioni). A conferma che nonostante i rischi dell'abuso, si debba puntare all'allargamento dell'uso e alla diffusione delle opportunità che porta con sè.

(valentina casciaroli)

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