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Notizie“Vite in gioco”, una strada per uscire dai debiti

Presentato il progetto che prevede uno uno sportello itinerante e una linea telefonica per informare sui rischi del gioco d'azzardo, offrire consulenze economiche e finanziarie alle vittime indirette (le famiglie) e un servizio di accompagnamento legale. Promosso dai Comuni di Chieri, Moncalieri, Carmagnola e Nichelino e dai Serd dell'Asl To 5 vede sul campo la partecipazione del Gruppo Abele

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Intercettare le potenziali richieste di aiuto e intervenire per supportare le famiglie attanagliate dalle difficoltà economiche causate dal gioco d’azzardo.
È l’obiettivo di Vite in gioco: uno sportello itinerante e una linea telefonica, appena attivati, per informare sui rischi del gioco d’azzardo, offrire consulenze economiche e finanziarie alle vittime indirette (le famiglie) e un servizio di accompagnamento anche legale.
Un’iniziativa di prevenzione e contrasto fondamentale in questo momento storico, vista anche l’abrogazione dell’efficiente legge regionale 9/2016 contro il gioco d’azzardo.
Il progetto è promosso dal Comune di Chieri (capofila) con quelli di Moncalieri, Carmagnola e Nichelino e dai Serd dell’Asl To 5 che operano in questi territori. Le amministrazioni comunali, in particolare, mettono a disposizione i locali per ospitare lo sportello e ne coprono le spese di funzionamento.
La linea telefonica (tel. 3314039678), già attiva, accoglie principalmente le chiamate delle famiglie colpite dai debiti di gioco e degli stessi giocatori problematici. Ma è anche uno strumento per tutti i cittadini che vogliano informarsi sul rischi legati al gioco d’azzardo e sui servizi di cura attivati dai SerD dell’AslTo5.
Dopo la chiamata, se la valutazione lo richiede, è possibile concordare un incontro personalizzato con l’educatore finanziario, con un appuntamento allo sportello locale oppure con videochiamata. Il ruolo dell’educatore finanziario è aiutare ad analizzare i debiti e a individuare le migliori strategie per estinguerli.
La linea telefonica è attiva 6 ore a settimana, dalle 13 alle 14, dal lunedì al sabato, per parlare direttamente con l’operatore; negli altri orari è possibile lasciare un messaggio vocale o scritto su WhatsApp o sms per chiedere di essere contattati.
Il progetto è gestito da due operatori: Antonio Caielli, educatore economico finanziario, specializzato sui temi relativi all’indebitamento causato dal gioco in denaro e Pasquale Somma, educatore del Gruppo Abele, formato e con esperienza relativa al gioco d’azzardo, che ha il compito di coordinare e connettere le attività dello sportello con i servizi territoriali e le realtà socialmente attive sui territori.
Tra gli obiettivi c’è infatti anche l’avvio di un percorso di conoscenza e di collaborazione con le realtà sociali, con la promozione di momenti aperti alla cittadinanza e affiancando gradualmente all’attività dello sportello e della linea telefonica una serie di volontari che diventeranno così moltiplicatori di informazioni corrette sui rischi legati al gioco d’azzardo e saranno in grado di riconoscere le situazioni critiche che potranno poi essere orientate ai servizi specialistici dell’Asl.

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