Auguri di diventare più umani

Buon anno nuovoAuguri di diventare più umani

Il messaggio di Luigi Ciotti per i torinesi in occasione del Capodanno, con l'invito a un supplemento di speranza e impegno

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Torino, città con una grande storia ma città che deve tornare a essere di più comunità.
Una città che non sa essere comunità è uno spazio dove la convivenza è solo coesistenza. Ma per tornare a essere comunità, Torino deve di nuovo riconoscere le sue fragilità e riscoprire così la sua vocazione inclusiva. Non c’è infatti comunità se non a partire dal riconoscerci tutti fragili perché fragile è la condizione umana.

La cura del bene comune nasce dal comune bisogno di sentirci accolti, riconosciuti, valorizzati. Affinché ciascuno possa realizzarsi nel “noi”. Affinché ciascuno possa essere libero con gli altri e non a scapito loro, libero nella condivisione e nella corresponsabilità.

Allora Torino torni a essere scuola di umanità, portofranco dei diritti, officina del lavoro e della giustizia sociale.
Sia città che respinge ingiustizie, corruzione e mafie. Città che si prende cura delle dipendenze e non si limiti a gestirle. Città della possibilità, dell’immaginazione e dell’utopia.

Come la città e la Chiesa che mi accolsero settant’anni fa, indicandomi la strada per saldare Terra e Cielo e facendomi sentire la “dolce pedata” di Dio. Pedata che è pungolo a procedere senza avere paura delle salite e delle difficoltà. Pedata che nei giorni bui può sentire anche chi non crede, quando un raggio di speranza illumina il suo cuore.

Buon Capodanno di vita!

In un tempo di guerre, buio e povertà, questo nuovo anno ci chiede un supplemento di speranza e impegno. Ci chiede non solo di restare umani ma di diventarlo un po’ di più.

Luigi Ciotti