Nasce anche in questo carcere il Dio scartato

Rassegna stampaNasce anche in questo carcere il Dio scartato

In occasione del Natale, Luigi Ciotti ha incontrati i giovani e giovanissimi detenuti del Ferrante Aporti di Torino

23 dicembre | Avvenire
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"Ragazzi, diffidate di chi parla di voi ma non parla con voi. Diffidate dei seduttori, affidatevi agli educatori che vi vogliono bene e sono con voi per costruire il vostro futuro dopo la detenzione".
Sono le parole rivolte da don Luigi Ciotti ai ragazzi detenuti nell'Istituto penale per i Minorenni di Torino pochi giorni prima di Natale. Il sacerdote, fondatore e presidente del Gruppo Abele, ha officiato una liturgia che ha saputo coinvolgere i giovani al di là delle loro appartenenze culturali e religiose, dato che motli sono di origine straniera. "Gesù, un Bambino venuto al mondo da una giovane donna in una stalla perché per lui non c'era altro posto, nasce anche qui oggi al Ferrante Aporti: un Dio che nasce e viene scartato".

 

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