Contro la soppressione dell'Osservatorio e del fondo per il gioco d'azzardo patologico

AppelloContro la soppressione dell'Osservatorio e del fondo per il gioco d'azzardo patologico

Il Gruppo Abele e don Ciotti aderiscono all'appello di Alea contro la chiusura dell'Osservatorio e la soppressione del fondo per la dipendenza da gioco d'azzardo previsti nella bozza della Manovra 2025

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Nel Disegno di legge per il Bilancio dello Stato 2025, all’articolo 66 è prevista la soppressione del fondo vincolato per gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione del disturbo del gioco d’azzardo; abrogando la norma chiuderebbe anche l’Osservatorio per il contrasto al gioco d’azzardo e alla dipendenza grave, costituito dell’allora ministro della Sanità, Renato Balduzzi, e divenuto organismo consultivo del ministro della Salute. Un'operazione preoccupante e dalle prevedibili, negative conseguenze.

Il Gruppo Abele e don Luigi Ciotti si associano nella preoccupazione e rilanciano l'appello di Alea: "Da un lato, con la soppressione del fondo dedicato agli interventi sul disturbo da gioco d'azzardo si declassa il boom delle dipendenze da azzardo proprio mentre, dall’altro lato, prosegue la crescita esponenziale dei numeri lordi (150-160 miliardi di flusso di giocate) e si moltiplicano le denunce dei rischi correlati per la singola persona, per la famiglia, per la società e per l’economia produttiva".

Come rispondere per far riflettere sulle conseguenze di queste norme, qualora ratificate dal Parlamento?
Reputiamo che quanti si impegnano su questo tema abbiano il diritto e il dovere di fare appello al rispetto della Salute, delle professionalità degli operatori, del Servizio sanitario nelle Regioni, del patrimonio di esperienze e buone prassi che costituiscono un valore pubblico creato con la buona volontà di tanti!
L’Associazione scientifica Alea invita quindi tutto il vasto e qualificato ambiente di operatori, di professionisti, di società scientifiche, dell’associazionismo non profit, delle accademie a far pervenire al Legislativo e all’Esecutivo la voce competente, seria, impegnata e soprattutto rivolta a indurre le Istituzioni a decisioni, queste sì, responsabili: nell’interesse pubblico, della Salute e della integrità della persona. Infine, Alea fa appello alla responsabilità dei 120 parlamentari che nel 2014 avevano dato vita a un Intergruppo di deputati e senatori di ogni schieramento per contenere l’ascesa del gioco d’azzardo e delle patologie correlate. Seppure in fase di ricostituzione tale intergruppo, non di meno gli esponenti politici che lo avevano a suo tempo formato hanno contratto un debito d’onore verso gli italiani tutti e ancor più verso le famiglie in sofferenza per le patologie indotte dalla irresistibile espansione del gioco d’azzardo, comunque aggettivato come legale o criminale.

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E SOTTOSCRIVERE<<

In questo articolo Dipendenze, Famiglie, Luigi Ciotti

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