
Ci ha colti impreparati la scomparsa improvvisa di di Maurizio Coletti, che lascia un grande vuoto nel mondo degli studi sulle dipendenze, così come nel cuore dei tanti e tante che hanno collaborato con lui.
Maurizio, psicoterapeuta e studioso, non era uomo devoto alle semplici teorie. Si è invece sempre speso per rendere concreto ciò che la riflessione scientifica da un lato, e il senso di umanità dall'altro, indicavano come la sola strada di senso: cioè il rafforzamento dei servizi per le persone più deboli e la difesa dei loro diritti.
Accanto al nostro Presidente onorario Leopoldo Grosso ha collaborato col Ministero della Solidarietà sociale durante il secondo governo Prodi, e sempre insieme a lui ha scritto un libro per le Edizioni Gruppo Abele: "La comunità terapeutica per persone tossicodipendenti".
Ci mancherà molto per il suo apporto professionale, il suo spirito critico e la sua simpatia. Una mancanza che sentiremo ancora più forte in occasione dell'imminente Conferenza nazionale sulle dipendenze.
Ci stringiamo al dolore della figlia Costanza e di tutti e tutte coloro che gli hanno voluto bene.