Mezzo secolo di servizio civile in Italia

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A cinquant'anni esatti dall'approvazione della legge sull'obiezione di coscienza in Italia, la testimonianza di Roberto Merlo, fra i primi civilisti in servizio al Gruppo Abele

di roberto merlo
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Il 15 dicembre 1972 venne approvata in Italia la legge sull'obiezione di coscienza, con l'istituzione del servizio civile. Il Gruppo Abele fu tra i primissimi enti a firmare un accordo col ministero della Difesa per accogliere i giovani obiettori nel quadro delle sue attività.
Roberto Merlo, che all'epoca andò sotto processo per il suo rifiuto della leva obbligatoria, ci racconta ciò che ricorda di quel periodo e ciò che ancora oggi significano le conquiste degli attivisti nonviolenti.

 

Roma, 1972, comunità di Capodarco

Ci ritrovammo allora in un centinaio di obiettori di coscienza a discutere con Roberto Cicciomessere e pochi altri sull’opportunità di accettare o meno, in alternativa al servizio militare obbligatorio, il servizio civile. Si stava infatti approvando nel dicembre di quell’anno la legge che lo istituiva. La saggezza di quel piccolo gruppo concluse che si sarebbe dovuto accettare, nonostante il carattere punitivo di alcune delle disposizioni che si prospettavano (ad esempio gli oltre due anni di durata ecc.).

Iniziò così anche per me la possibilità di sperimentare un’alternativa a quello che sino ad allora si era definito soprattutto come un rifiuto. E si apriva una stagione di opportunità che avrebbe in seguito coinvolto decine di migliaia di giovani.

A me la convenienza (non nego che la scelta fu dettata dalla vicinanza a casa piuttosto che da ideali precisi) fece optare per il Gruppo Abele di Torino.  A me, come a tanti, quell’incontro segnò tutta la vita ben oltre quanto avessi creduto.

È certo che la scelta dell’obiezione di coscienza, della non violenza e del mettersi dalla parte degli ultimi è scelta di minoranze che, oggi come cinquant’anni fa, possono testimoniare che le virtù non stanno dalla parte del dominio, dell’obbedienza e del conformismo. Eravamo quattro gatti che hanno innescato un processo allora neppure immaginabile. Continuiamo ad essere quattro gatti che spero non abbiano perso la capacità di immaginare ciò che ai più ancora sembra impossibile.

 

Anche le Edizioni Gruppo Abele celebrano questo anniversario importante:

> Scopri il volume "Non un uomo né un soldo. Obiezione di coscienza e servizio civile a Torino" 

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