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Notizie"Giochiamo la nostra partita": la consegna delle firme

Avevamo sei mesi per raccogliere 8.000 firme a sostegno della proposta di legge contro il gioco d'azzardo patologico, siamo arrivati a 12.000. Ora è tempo di consegnare le firme e lo faremo venerdì 16 alle 11 a Torino. Dopo di che il Consiglio regionale sarà obbligato a discutere la proposta e a votarla

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Avevamo sei mesi di tempo per raccogliere 8.000 firme. Grazie al lavoro di squadra della grande rete di realtà aderenti alla campagna Giochiamo la nostra partita e ai centinaia di banchetti organizzati in tutta la regione, non solo ci siamo riusciti, ma siamo andati oltre, siamo arrivati a 12.000. Un risultato che testimonia quanto il tema del contrasto al gioco d’azzardo patologico sia sentito, perché è un problema vissuto da molti.

Ora è tempo di consegnare queste firme - che sostengono la proposta di modifica della legge regionale in vigore sul gioco d’azzardo per tutelare le fasce più deboli dalle patologie connesse al gioco, dal sovraindebitamento e dall’interesse delle mafie in questo settore - al Consiglio Regionale del Piemonte. Con l’atto formale della consegna, la Regione avrà l’obbligo di discutere la proposta e di votarla.

Lo faremo venerdì 16 settembre alle 11, in via Alfieri 15 a Torino, organizzando in contemporanea una conferenza stampa aperta a tutti per spiegare le ragioni della campagna di iniziativa popolare e i prossimi passi.

Con noi ci saranno le amministrazioni comunali che hanno votato una deliberazione per proporre alla Regione la stessa proposta di legge, sostenendo così il nostro percorso e rappresentando anche il pensiero di chi ogni giorno lavora sul territorio, a contatto con i cittadini.

Gli amministratori hanno giocato un ruolo importante in questa campagna. Sono stati infatti anche al nostro fianco nell’autenticazione delle firme, elemento fondamentale per la buona riuscita.

La campagna di raccolta firme, appoggiata da oltre 40 realtà regionali, nasce dalla necessità di modificare l’attuale legge piemontese, approvata a colpi di maggioranza nel luglio dello scorso anno, nonostante la contrarietà di realtà che da anni si battono contro la diffusione del gioco d’azzardo patologico.

Era stata così nei fattismantellata la “9/2016”, approvata nella passata legislatura, aumentando la possibilità di gioco, senza considerare i rischi connessi e non tenendo conto dei buoni risultati ottenuti con la legge approvata nel 2016 all’unanimità.

Sono i dati a dimostrarne l’efficacia: negli anni della sua applicazione infatti si è registrata una significativa diminuzione dei soldi giocati e delle perdite da gioco; un ridimensionamento del numero di utenti del SerD per patologia da gioco; un numero minore di slot machine sul territorio.

Leggi la proposta di legge regionale d’iniziativa popolare per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico

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