
"I veri “padri nella fede” per me sono stati i volti delle persone che ho incontrato: i loro occhi. La prova che Dio esiste l’ho vista in tante occasioni: nella fatica di un tossicodipendente che un giorno decide di chiedere aiuto. Quel “sì”alla vita è più forte di ogni legge di fisica: è un miracolo. L’ho vista nel perdono di una madre che, dopo aver perso il figlio per una dose di eroina, non si è chiusa nell’odio, ma ha aperto la sua casa per aiutare altri giovani a non finire come lui. L’ho vista in un mafioso che, dopo una vita di violenza, si ferma. E inizia a parlare, a chiedere perdono. Per me Dio non è un’ipotesi, è una presenza che si manifesta nella capacità dell’uomo di rialzarsi, di perdonare l’impensabile, di amare quando ogni ragione vorrebbe odiare. Non serve altro."