
Don Ciotti ha chiuso la due giorni della Rete Numeri Pari lanciando un appello alla politica: "La rete dei Numeri Pari è nata per lottare e sognare mentre oggi sono in troppi a scegliere un prudente silenzio. I poveri non chiedono elemosina ma dignità e la povertà è un reato contro la dignità delle persone. È un crimine di civiltà. Fare politica vuole dire partire dai bisogni e dalle speranze delle persone. Politica è etica della comunità e oggi c'è un divorzio tra politica ed etica. Se la politica è lontana dalla strada e dagli ultimi, la politica è lontana dalla politica ed è quindi un'altra cosa. Dobbiamo alzare al voce perché, pur di avere consenso, si sta calpestando la dignità della persone creando un clima sconcertante".
Il tavolo è quello di tutti i giorni, dove si fa una leggera cena prima di abbandonarsi al sonno, necessario e ristoratore per chi vive in strada e trova accoglienza al dormitorio del Gruppo Abele. Ma le pietanze, portate dai volontari, sono poggiati su una tovaglia rossa e decorata, e i volti delle persone, sono più distesi. Sembra un pranzo in famiglia. In effetti lo è...
Questo Natale di Luce, festa e gioia interpella e scuote, perché è nello stesso tempo Speranza e tristezza. Tristezza è quella che si è verificata ieri sullo ius soli, un'inqualificabile diserzione dalla responsabilità
Libera e Gruppo Abele lanciano una nuova campagna contro un male profondo chiamato corruzione. Una chiamata alla partecipazione civica dei cittadini per essere protagonisti con segni concreti di impegno
Giovani e inclini (soprattutto se maschi e nella fascia 18-24 anni) a seguire la moda nordeuropea del "binge drinking" più che la cultura italiana del bere quotidiano ai pasti. Su questo profilo di consumatori di alcol si è concentrata l'attenzione dell'indagine realizzata per l'associazione Aliseo dal dipartimento di Psicologia dell'Università degli Studi di Torino, presentata alla Fabbrica delle "e" in occasione dei 30 anni dell'associazione torinese, nata nel 1987 tra le attività del Gruppo Abele
Il Gruppo Abele e Libera, con Luigi Ciotti, hanno aderito all'appello per la costituzione di un Comitato Nazionale per il 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
Il presidente del Gruppo Abele e di Libera commenta l'approvazione del decreto: "È una buona notizia il via definitivo al reddito d'inclusione, ma non può farci dimenticare la dimensione e la diffusione della povertà assoluta del nostro Paese. Questa misura si rivolge infatti a 660 mila famiglie, là dove il numero complessivo è 1,8 milioni (4,6 milioni di cittadini). Quindi solo un primo passo"
"La terra grida. E il grido della terra è il grido dei poveri". Anche don Luigi Ciotti ha aderito alla campagna #salvailsuolo promossa da Legambiente. C'è tempo fino al 12 settembre per raccogliere le firme e sbloccare la legge sul consumo del suolo ferma da un anno in Parlamento... Contiamo su di te! FIRMA ORA: www.salvailsuolo.it
Tra memoria e cultura, torna la sfida del Noi sabato 9 settembre con la Marcia per la Giustizia Agliana-Quarrata. La manifestazione si snoderà lungo le strade della provincia di Pistoia in Toscana, fra Agliana verso Quarrata
In questi anni Riace ha saputo uscire dall'isolamento di un territorio particolare come la Locride e imporsi sul piano nazionale e internazionale diventando un vero punto di riferimento sull'accoglienza migranti. La formula adottata è stata semplice e geniale allo stesso tempo: trasformare in positivo quello che per altri viene vissuto come un problema. Un borgo che si stava spopolando rinato grazie alla presenza dei migranti che hanno riportato vita. Scuole e servizi mantenuti aperti, attivi, grazie ai tanti bambini presenti. Una piccola economia che riprende slancio...
«Senza Stefano Rodotà siamo tutti culturalmente più poveri. Poveri di quella cultura autentica, al servizio della vita delle persone, delle loro speranze, della loro dignità. Stefano ci ha insegnato la cultura dei diritti ma ci ha insegnato anche che ogni diritto è una responsabilità
"La radice culturale della corruzione è l'idolatria del denaro: per esso si corrompe, ci si lascia corrompere, ci si vende e ci si lascia comprare. Ecco allora che prima di cambiare il mondo che ci circonda dobbiamo cambiare noi stessi"